Montecatini 22 marzo 2014 - «Mio figlio a 5 anni ha rischiato di ingerire del veleno da topi che era nascosto in classe all'asilo. Adesso vogliamo fare un esposto per chiarire le responsabilità». E' la denuncia di un genitore di un bambino che frequenta l'asilo Lorenzini di Monsummano dopo essere stato chiamato d'urgenza dalla maestra perchè il piccolo, nel cercare delle palline che erano finite sotto ad un mobile in classe, si era ritrovato in mano dei cristalli di veleno per topi.

 

«Sono ancora sotto choc soprattutto per il fatto che nessuno ci aveva informati della presenza di topi e blatte all'interno della scuola, pur essendoci già dal gennaio scorso un atto dirigenziale del comune predisposto per avviare la disinfestazione. Già la presenza di topi e blatte è sconcertante, ma le trappole posizionate all'interno delle classi, frequentate anche da bambini di 3 anni è una cosa inammissibile. Come ci avvertono dei pidocchi o dei vaccini, potevano avvertirci anche che c'erano i topi».

 

L'uomo è stato contattato dalla ditta che avrebbe effettuato la derattizzazione ma la spiegazione non lo ha convinto «mi è stato risposto che con il veleno contenuto in quella specie di caramelle il bambino non sarebbe morto, ma al limite poteva rischiare il trapianto di fegato. A questo punto voglio che le istituzioni si assumano la loro responsabilità».

 

Di contro dal comune il dirigente Antonio Pileggi e l'assessore alla scuola Barbara Dalla Salda specificano che l'igienizzazione sarebbe spettata alla scuola tramite la Asl, ma il comune, sollecitato da alcune insegnati sul problema dei topi, avrebbe agito affidando un incarico diretto, andando oltre le proprie mansioni, per velocizzare i tempi. Intanto qualche bambino pare abbia smesso da qualche giorno di frequentare l'asilo.                                                                                                                                                              Arianna Fisicaro