Montecatini 2 febbraio 2013 - Tra passaggi segreti ed oggetti misteriosi, casa Giusti a Monsummano  ci ha rivelato ancora una volta quanto la storia abbia ancora da insegnarci e quanto sia divertente apprenderlo direttamente su campo.

E' stato un viaggio nel tempo e nello spazio quello di ieri al museo nazionale di casa Giusti. Ad accompagnarci, niente meno che il direttore in persona, l'architetto Stefano Veloci della sovrintendenza di Firenze, che tra qualche curiosità in più rispetto alle presentazioni ufficiali e qualche mistero svelato, ha dimostrato istintivamente tutto l'amore che la mente umana può contenere per l'arte. Tante le iniziative dell'anno ormai passato e tante anche quelle per il nuovo anno appena cominciato.

E a mezza strada tra passato e futuro, la splendida mostra del maestro pistoiese Giuseppe Gavazzi, allestita per tutte le stanze del museo e visitabile gratuitamente fino a marzo prossimo. Con una media di oltre 2000 visitatori l'anno, ed un picco di 4.000 presenze nel 2011 per i festeggiamenti dei 150 anni dell'unità d'Italia, Casa Giusti resta terreno fertile per iniziative di tutti i generi. Salvato 20 anni fa dal diventare un supermercato, il museo registra oggi la necessità di qualche intervento di manutenzione ordinaria e straordinaria.

Per questo motivo sarebbero stati chiesti al momento 150mila euro per la sistemazione della facciata esterna laterale e altre opere al tetto. Per il resto, sembra che l'anno scorso con 10mila euro per  manutenzioni e piccole riparazioni bastino a preservarne tutto il suo splendore, visitabile gratuitamente ogni giorno dell'anno tranne il martedì, che è chiuso per turno. Intanto si comincia a preparare il nuovo programma di iniziative. «Stiamo predisponendo  - spiega Veloci – il programma del Tè a casa Giusti, l'incontro mensile di letteratura e storia con l'associazione degli amici di casa Giusti che si conclude sempre con un tè da bere nelle antiche cucine del poeta natio. Tra due sabati ci sarà Marino Balducci che presenterà un suo studio sull'inferno della Divina Commedia  ed a marzo saranno presentate le ultime ricerche sul poeta fatte da Emanuel Carfora. Fino al 2 aprile poi è visitabile la mostra del maestro Gavazzi così come sono state lasciate alcune poesie illustrate dall'artista Tommaso Levente Tani per i bambini e per la settimana della cultura, sotto Pasqua, ci sarà una grossa sorpresa. Saranno rivelati e mostrati ai visitatori dei passaggi segreti della casa e quelli secondari usati, probabilmente dalla servitù».

Ma non finisce qui. Sembra infatti che si stia lavorando ad altre due iniziative, una che riguarda le feste tradizionali ed antiche del territorio e l'altra sulla conservazione dei cibi nella cantina e nell'epoca del Giusti. «In quell'occasione – prosegue  Veloci – sarà possibile osservare anche ciò che resta di quella che era la finestra per la vendita del vino della famiglia Giusti all'esterno della casa, pratica ordinaria nei palazzi e delle case delle famiglie nobili dell'epoca fiorentine e no». Tanti i motivi dunque per visitare un museo, come quello della casa natale del poeta satirico, che ha ancora molto da dare e sul quale c'è ancora molto da fare.

«Molti progetti – conclude il direttore – sono al vaglio. Vorrei poter mettere un ascensore, per garantire l'accesso anche ai disabili. Vorrei potenziare anche la parte tecnologico didattica, con l'audio alla colonna che mostra la biografia e la vita del poeta. E mi piacerebbe anche poter mettere in scena all'interno del museo una piece teatrale che ha già avuto successo in passato, scritta da un montecatinese, sulle tre donne che sono stati i grandi amori di Giuseppe Giusti».

Arianna Fisicaro