Massa, 15 15 febbraio 2011- Ennesimo tavolo tecnico, ennesimo incontro tra sindacati e istituzioni per fare il punto della situazione sulla vertenza Eaton. Il resoconto di quanto detto ieri pomeriggio, in due ore di riunione, tra i rappresentanti sindacali, la Provincia di Massa Carrara e il Comune di Massa, sta in una serie di quesiti: quanti sono concretamente i progetti industriali, quante sono le aziende realmente interessate all’affare Eaton, che tempistiche ci sono, che speranze riporre, che soldi sono quelli di cui parla il Pdl, da dove arriveranno e dove verranno veicolati.


Insomma i sindacati chiedono chiarezza e chiarimenti, ma né il sindaco Pucci, né l’assessore provinciale Paolo Baldini, hanno queste risposte. Molte domande verranno girate alla Regione Toscana, che non era presente al tavolo perché il governatore Rossi aveva già incontrato i sindacati e la Rsu sabato scorso. In quell’occasione Rossi aveva annunciato la presenza di cinque nuove aziende interessate ad insediarsi nell’area Eaton, di cui solo una, la tedesca Tecno Carbon, è nelle possibilità di acquistare l’intera superficie.

Per le altre si parla di media impresa, di stampo nazionale, ma nessuno dei presenti al tavolo ha saputo aggiungere di più. Alle istituzioni, i rappresentanti dei sindacati hanno chiesto una accelerazione sui progetti industriali di queste aziende per capire se, al prossimo incontro, si possa arrivare con qualcosa in mano di concreto e gestire l’accordo di programma.
 

A distanza di due anni dalla chiusura della Eaton e a pochi mesi dalla messa in mobilità dei 304 operai, si respira un po’ di scetticismo nell’aria. La richiesta dei lavoratori è stata chiara e precisa: «Basta illusioni, basta parole; chiediamo alle nostre istituzioni di verificare e di fare pressione sulla reindustrializzazione; prendiamo atto di una situazione che si sta protraendo nel tempo a causa della crisi, ma vorremmo sapere se verranno rispettati gli impegni».