{{IMG_SX}}Carrara, 28 febbraio 2009 - Bufera all’Asl per il concorso per assistente amministrativo. Troppi nomi celebri, figli d’arte e parentele a '5 stelle' nella lista dei candidati che hanno trasformato quelle che all’inizio sembravano voci e gossip di corridoio in un vero macigno con tanto di denuncia alla Procura e annullamento della gara da parte della direzione.

 

I boatos sono diventati colpi di mannaia con l’arrivo negli uffici di via Don Minzoni (e anche alla nostra redazione) di una lettera firmata da un non meglio definibile Marco Alberti (che peraltro non figura fra i candidati) che si è preso la briga di indicare nomi, cognomi e relative parentele eccellenti, aggiungendo che "le domande con relative risposte erano in possesso dei privilegiati" e dichiarando che "il tutto è stato trasmesso alla Procura".

 

E questo non tanto per la lettera (casi analoghi se ne sono sempre verificati) quanto perchè il direttore generale Antonio Delvino ci ha dichiarato "di essere in possesso di prove" che lo hanno convinto ad annullare il concorso, aprire una indagine interna e formalizzare una denuncia alla Procura "contro gli ignoti che hanno compromesso la prova". Tutto ciò per amor di trasparenza.

 

Dice Delvino: "Si fosse trattato delle solite maldicenze anonime avrei preso un’altra decisione, ma qui ci sono allegati e documenti con prove sicuramente pesanti". Poi la nota ufficiale: "La direzione comunica che, essendo pervenuta una lettera che getta ombre sulla regolarità del concorso per assistente amministrativo cat. 'C', in fase di completamento, in accordo con il presidente della commissione, ha ritenuto che sia potenzialmente inficiato il principio di linearità e trasparenza dell’azione amministrativa e, a scopo cautelare, ha deciso di annullare tale procedura concorsuale e di avviare un’inchiesta per comprendere meglio quanto accaduto. La direzione si riserva di inviare le conclusioni di tale inchiesta alla Procura della Repubblica competente".

 

Una bella doccia fredda per chi ha partecipato al concorso, ma soprattutto per il vincitore dell’unico posto in palio, Fabrizio Cappuccini, un 61enne ex cassintegrato della Coke, che, da dieci anni all’Asl per conto di una cooperativa, aveva investito il tutto e per tutto in questa ultima chance di un posto fisso, studiando in modo "matto e disperatissimo" e coronando così il sogno di una vita.

 

"Hanno annullato il concorso? - commenta cadendo dalle nuvole - e che volete che faccia, vorrà dire che invece che all’Asl andrò all’Inps, visto che ho l’età della pensione". La doccia fredda è stata anche per i parenti dei vip, che non è detto che, essendo 'figli di' non avessero lo stesso diritto degli altri di partecipare al concorso. Molti di loro, va detto, lavoravano già da anni nella cooperativa e attendevano la svolta con questo bando cui si erano preparati con scrupolo, come tutti.

 

Il 'corvo' va anche oltre e nel suo duro j’accuse sostiene di "essere riuscito ad avere in anticipo le domande delle prove del test" e di "avere registrazioni in cui molti partecipanti a cui veniva chiesto se avevano già i quiz non riuscivano a rispondere con un no secco". "In concomitanza con questo concorso - prosegue la denuncia - c’era anche quello per collaboratore amministrativo dove hanno vinto stretti parenti di alti esponenti della sanità pubblica."

 

Ora comunque dopo il tabula rasa della direzione è tutto da rifare e a mettere ordine nei concorsi ci penserà la Estav, la società che da ora in poi gestirà ogni procedura per conto dell’Asl.