2008-05-08
di MASSIMO BINELLI
— CARRARA —
RICCARDO PECCHIA, 47 anni, direttore di una filiale del Monte di Paschi a Forte dei Marmi, è stato consigliere comunale nella legislatura di Lucio Segnanini, al quale era considerato molto vicino, e in quella di Giulio Conti, con il quale è spesso entrato in forte contrapposizione. E’ stato l’ultimo segretario dei Ds di Carrara e ha sostenuto Gian Maria Nardi alle primarie del centrosinistra dello scorso anno. Dopo la vittoria a sorpresa di Angelo Zubbani, si è defilato e non si è nemmeno candidato al consiglio. Nei giorni scorsi, è tornato fuori il suo nome a proposito della neonata «Fondazione Ferruccio Bordigoni Ca’ Michele».
Pecchia, innanzitutto ricordiamo cos’è Ca’ Michele…
«Ca’ Michele, a Bonascola, è nata oltre vent’anni fa, per volontà del compianto Ferruccio Bordigoni, per creare un’area destinata alle feste dell’Unità. Quello che era un rudere abbandonato coperto di rovi, con il lavoro gratuito di tanti compagni, e con gli utili delle feste, nel tempo è diventato una struttura importante».
Sta dicendo che la Fondazione è stato uno stratagemma per non conferire al patrimonio del Pd quello che i bonascolesi hanno costruito con anni di sacrifici?
«L’idea è stata del tesoriere dei Ds… Diciamo che in questo modo abbiamo la possibilità di realizzare meglio i nostri scopi, perché è vero che Ca’ Michele nasce come luogo di partito, ma è altrettanto vero che nelle intenzioni di Bordigoni c’era la “visione” di un grande centro di aggregazione per la gente di Bonascola, ragione per cui la Fondazione gli è stata dedicata».
Ci sarà stato qualche mal di pancia in casa Pd…
«Beh, i vertici del nuovo partito avrebbero preferito che la proprietà venisse conferita nella fondazione provinciale del Pd, però Ca’ Michele ha una storia troppo particolare per strapparla al suo territorio d’origine».
Chi sono i soci della Fondazione?
«Fondatore è l’Unità di Base dei Ds “Ferruccio Bordigoni”».
E da chi sarà guidata?
«E’ stato nominato un consiglio di indirizzo, del quale sono il presidente per il primo triennio, che dovrà programmare e individuare gli obiettivi statutari».
Chi sono gli altri consiglieri?
«Sono sei giovani “poco politicizzati”, nominati a vita e, come me, non retribuiti: Giuseppe Bruschi, che lavora in Comune, all’ufficio ambiente; Gionni Ganapini, libero professionista; Gerardo Grassi, fresco di laurea; Luigi Maggiani, avvocato; Lucia Pompili, studentessa; Andrea Zanobini, libero professionista. Il più “vecchio” ha 41 anni, la più giovane 25».
E chi si curerà della gestione?
«E’ stato nominato un consiglio di amministrazione, il cui presidente è Ferdinando Maggiani, ex segretario dei Ds di Bonascola».
I vostri primi obiettivi?
«La Fondazione, attraverso la salvaguardia e la valorizzazione del proprio patrimonio, si propone sia di promuovere attività culturali, ricreative e sportive, sia di incentivare l’aggregazione sociale, tra gli abitanti di Bonascola e, più in generale, tra i cittadini del comune e della provincia. Stiamo lavorando anche alla costituzione di un’associazione culturale».
Da dove partirete?
«Siamo già partiti con la realizzazione di un grande parcheggio e di due campi di calcetto con relativi servizi. Più avanti ci occuperemo dell’apertura del ristorante, che funzionerà tutto l’anno, e poi del rifacimento del parco».
Una «piccola Versiliana»…
«Lo sta dicendo lei, però la definizione mi piace. In più ci muoveremo per creare sinergie col quartiere e le scuole per attivare borse di studio, erogare contributi per l’acquisto di libri, acquistare tecnologie». Insomma: intendiamo integrare la Fondazione nel territorio, in modo che ci siano ricadute visibili».
E le feste di partito?
«Vedremo, non so ancora dirle se si terrà la festa del Pd o di Ca’ Michele…».
Un progetto che vi creerà qualche nemico, non crede?
«Beh, nemici palesi penso di no, però a qualcuno daremo fastidio di sicuro!».