Carrarese, L’ex portiere di Torino e Atalanta commenta il disccusso raddoppio del Pisa

Carlderoni: «Mi sarei fatto cacciare fuori»

Alex Calderoni

Alex Calderoni

Carrara, 12 novembre 2017 - «A Me una cosa del genere non è mai successa, altrimenti per come sono fatto forse mi sarei fatto cacciare fuori». Così Alex Calderoni commenta il discusso episodio di giovedì scorso in occasione del raddoppio del Pisa che ha coinvolto il portiere azzurro Simone Moschin e il centravanti toscano, Umberto Eusepi. L’ex numero Uno, tra le altre, di Torino, Atalanta e Cesena ha giocato un anno e mezzo alla Carrarese agli ordini di Gianmarco Remondina e continua a seguire gli azzurri a distanza. «Ho visto la partita e l’episodio del secondo gol del Pisa l’ho guardato e riguardato. All’inizio ho pensato: “ma cosa fa il portiere, perché non la prende con le mani?”. Poi riguardandolo bene sul colpo di tacco di Masucci, Moschin era ancora in porta mentre i suoi compagni girati verso la porta del Pisa che salivano con calma. Mi sembra che purtroppo la Carrarese fosse convinta che il gioco riniziasse dal rinvio del portiere, il Pisa no. Se non fosse stato un derby o qualcuno avesse avuto un po’ di buon senso il gol Eusepi non lo avrebbe fatto o il Pisa avrebbe lasciato ripareggiare le cose. Di sicuro questo episodio ha destabilizzato la Carrarese che fino a quel momento aveva stradominato».

Ma secondo te Eusepi è stato più antisportivo o più furbo?

«Antisportivo. Il portiere ha dormito, ma Eusepi una volta restituita la palla, poteva semplicemente invitarlo a sbrigarsi». Nella tua carriera ti è mai capitato qualcosa di simile? «Sinceramente no. Non so cosa sia successo dopo, ma di sicuro per come sono fatto io forse mi facevo cacciare fuori. Comunque ancora non capisco perché Moschin non l’ha presa con le mani»

A Carrara hai lasciato un ottimo ricordo, segui sempre la squadra?

Claudio Laudanna

«Sì, la seguo con interesse. Adesso che la società sembra che si sia un po’ stabilizzata mi piacerebbe ritornare, magari da allenatore dei portieri perché sono stato veramente bene con voi»