"Questo campionato... non s’ha da fare"

Il patron della Pontremolese, Aprili, è pessimista sulla ripartenza. Ma oggi il Coni potrebbe riconoscere il carattere nazionale al torneo

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di Enrico Baldini

Oggi sarà il giorno della verità. O meglio, nella riunione in programma al Coni, ci sarà il primo passo per decidere il futuro dell’Eccellenza dopo la richiesta da parte della Lnd di riconoscerlo come torneo di carattere nazionale. Oggi tutti quanti attendono una risposta. Infatti, da quando il numero Uno del calcio dilettanti Cosimo Sibilia aveva dato l’ok alla ripartenza sono passate tre settimane. Il via alla riapertura arrivato dopo la lunga riunione con i comitati regionali. Sibilia aveva deciso che si poteva ripartire, ma prima bisognava compiere alcuni passi. Il primo, riguarda il riconoscimento dell’interesse nazionale alla manifestazione.

Solamente il Coni potrà inserire l’Eccellenza nell’elenco dei tornei che hanno un carattere extra-regionale, perché in ogni modo riguardano la Serie D con i propri verdetti. Il “pallone“, dunque, è sui piedi di Giovanni Malagò, chiamato a dare una prima risposta per avviare l’iter della rimessa in moto dei motori del torneo di interesse Nazionale. Poi, la palla passerà alla Figc che dovrà decidere sulle richieste avanzate dalla Lnd, alcune delle quali difficili da accettare, come il blocco delle retrocessioni e il tornare in campo su base volontaria.

Sulla ripartenza abbiamo chiesto al numero Uno del sodalizio di Piazza Caduti di Superga Pier Giorgio Aprili qual è la posizione della Pontremolese al riguardo? "Penso che in questo momento particolarissimo come si fa qualcosa si sbaglia. Diversi sono gli aspetti che dovranno essere chiariti. Ad oggi credo sia difficilissimo ripartire anche perché ogni giorno arrivano blocchi diversi per questa pandemia".

Secondo lei la stagione 2020-21 va completata?

"Lo dico a malincuore ma questo campionato “non s’ha da fare“, anche perché a questo punto ci vorrebbe almeno un mese di preparazione e quindi si andrebbe sicuramente troppo avanti con le date, compromettendo poi anche il prossimo. Non è pensabile mandare avanti un torneo zoppo, e soprattutto irregolare. Se occorrono squadre per la Serie D l’unica cosa da fare è un minitorneo con squadre che vogliono iscriversi, un format stile Champions, con gironi da quattro. Questi sono giorni importanti per il massimo torneo regionale e renderlo campionato di interesse nazionale è una strada che deve portarci a lavorare sulla ripartenza, spero, lineare nella prossima stagione".

"Su questo tema la riunione di oggi – conclude Aprili – assume valore davvero importante se si vogliono aprire nuove strade utili per il mondo dilettanti".