Quante promesse lanciate dalla Massese

Le zebre hanno da sempre regalato al calcio giovani diventati poi delle stelle: il racconto di chi militò nei Giovanissimi regionali del 1983

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C’erano anni in cui le squadre giovanili della Massese erano sinonimo di qualità e promesse, quasi sempre mantenute, di un futuro radioso. Un esempio? Facciamo un tuffo nel passato con questa foto della stagione 198283 che ritrae la squadra Giovanissimi Regionali che comprendeva l’annata 1968 ed il secondo semestre del 1967. Di quel gruppo facevano parte diversi giocatori che hanno poi fatto carriera tra i professionisti come Angelotti, Bertocchi, Cecchini e Giuseppini; qualcun’altro ha esordito in C come Passaponti, De Michelis e Contipelli; altri hanno giocato fra i dilettanti o smesso senza avere, in alcuni casi, la giusta fortuna.

"Nei Giovanissimi facemmo un ottimo campionato venendo poi eliminati dalla Marinese – ricorda Michele De Michelis, memoria storica del gruppo -. L’anno dopo con gli Allievi Professionisti perdemmo la prima ad Arezzo e poi ne vincemmo 7 di fila. Pur giocando sotto leva e contro corazzate fummo la sorpresa del campionato e chiudemmo primi all’andata assieme alla Rondinella, che poi lo vinse, terminando al quinto posto. L’anno dopo io feci la cavolata di andare proprio alla Rondinella e i miei compagni vennero a Firenze e ci batterono 3 a 2 con un meraviglioso gol di Rava che era piccolo ma fortissimo. Il nostro era un gruppo fantastico. Uno splendido esempio di sport e di amicizia".

"Un gruppo eccezionale – conviene Marco Passaponti – che tuttora si ritrova un paio di volte l’anno. Abbiamo creato il gruppo "I fanti di Cassé" riferito appunto al nostro mister di allora Sergio Cori. Una persona speciale che per noi è stato un punto di riferimento. Ci ha presi quando avevamo 10 anni e ci ha tenuti con sé sino alla Berretti. La società non è che ci considerasse molto, era lui che pensava a tutto, anche a organizzare le trasferte. Era un calcio fatto di sentimento, non di profitto". "Sergio è stato la nostra guida – conferma Fabio Angelotti – uno che sapeva di calcio. Ci fu un momento che volevo smettere col calcio e lui mi convinse a continuare. Passava a prendere a casa alcuni di noi gli altri arrivavano al campo o in bici o in vespa. Ci allenavamo a Remola e giocavamo prima alla Farmoplant e poi allo stadio. Avevamo una squadra davvero forte. Giocavamo contro società professionistiche senza temere nessuno. Agli Oliveti battemmo anche la Fiorentina con doppietta di Bertocchi".

"Non c’erano grandi mezzi – conclude Claudio Cecchini – ma pur con uno zoccolo e una ciabatta ci facevamo rispettare da tutti. Cori è stato il nostro maestro. Per noi il calcio era tutto. Ricordo una volta che mi feci portare a casa dalla settimana bianca per giocare una partita contro la Stazionese". Nella foto a fianco la Massese: in piedi da sx Sergio Cori, Claudio Cecchini, Maurizio Morelli, Nicola Contipelli, Massimiliano Carozzi, Michele De Michelis, Maurizio Bertocchi, Marco Passaponti, Fabrizio Ricci Francesco Rava, Gianni Della Bona, Fabio Angelotti, Walter Giuseppini, Paolo Nicolini, Maurizio Dalle Luche, Giovanni Manfredi.

Gianluca Bondielli