Matteo Mameli guida la difesa con autorità

Il tecnico Paolo Bertacchini sale sul ponte di comando della “Nazionale“ lunigianese. D’Antongiovanni e Gianardi incontenibili

di Enrico Baldini

La miglior formazione della settimana numero ‘dieci’ tra novità e conferme.

Luca Gabrielli (Filattierese) – Il ragazzo di Podenzana compie tre miracoli su Giulianelli, Martinucci e Pettazzoni tenendo in vita i castellani. Sul gol di Pieri a freddo non ha nessuna colpa. Bravo nello straordinario e nell’ordinario.

Corrado D Apice (Mulazzo) – L’"Astice" è sempre stato molto attento e molto applicato, si fa valere sia in aria che a terra. Bene su chiunque basta chiederlo a Del Pecchia.

Andrea Filippi (Pontremolese) – Ancora un gettone per il “VichingoScandal“, si preoccupa di Bonucelli, diventa l’uomo in più nelle uscite, sa cosa richiede il copione e lo asseconda. In buona sostanza ha letture giuste, mettendo in chiaro la sua potenza atletica.

Matteo Mameli (Serricciolo) – Ha la regia del settore, guida la difesa con autorità disarmante accorciando la squadra in trenta metri e va al frontale con chi attacca centralmente. Lopez che viaggia a destra e al centro, il Matteo gli salta addosso ridimensionandolo parecchio.

Luca Marchiò (Monzone) – Difensore possente, sa fare il centrale imbattibile sui palloni alti, ma anche impostare e proporsi sulla fascia sinistra. Pericoloso colpitore di testa anche sui calci piazzati. Mette morsa a Venturini.

Jacopo Gianardi (Monzone) – Svaria in continuazione sul fronte del centrocampo avversario. Abile a conquistare palloni, a saltare chi gli si oppone e a fornire invitanti assist alle punte, quando non a concludere con pericolosi tiri.

Nicola Romiti (Pontremolese) – Un signor centrocampista, si fa rispettare sia quando deve difendere che quando deve attaccare. Ha il gol in canna e lo firma, quello che sblocca il risultato, davanti agli occhi lucidi di papà Alfio

Marco Piscopo (Serricciolo) – Con quelle movenze ricorda per i più nostalgici, ovviamente con riverenza, Donadoni. Tocchi d’alta scuola per propiziare gli spunti offensivi. Un leader silenzioso al servizio della squadra.

Riccardo Giulianelli (Podenzana) – A suo agio nel ruolo di trequartista avanzato, dove si alterna tra recuperi e suggerimenti, mancando in più di una occasione il gol che avrebbe meritato se non avesse trovato in due occasioni sulla sua strada il giovinotto Gabrielli che gli ha negato la gioia del gol.

Emanuele Castellotti (Mulazzo) – A volte solfeggia, tocchetta, inventa servizi per i compagni. Tanti corpo a corpo, inventa, nasconde palla, un tunnel. Un centravanti anomalo al servizio della squadra a caccia di scalpi e colpi.

Giuseppe D’Antongiovanni (Pontremolese) – Una prestazione da insuperabile, da standing ovation. Il sacrificio non lo spaventa lo esalta. Aiuta la difesa. Lotta senza paura. Cuore e cervello. Perfetta la “sfinata“ quella del doppio vantaggio.

Paolo Bertacchini (Serricciolo) – Partita da vincere, in un modo o nell’altro. Ci riesce meritatamente. Ad un certo punto si è vista una squadra che aveva in corpo la sua "belvaggine" è un nuovo cuore in grado di pulsare calcio.