Le strade di Carrarese e Foresta si dividono

Da capitano e giocatore insostituibile a primo sacrificabile. Non c’è accordo sul prolungamento del contratto e ora è rottura

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Da capitano e giocatore insostituibile a primo sacrificabile. E’ questa la strana estate di Giovanni Foresta. Il numero 17 della Carrarese è finito ormai a margine del progetto azzurro e il suo futuro sembra sempre più lontano dalle Apuane. Vero e proprio pupillo di Silvio Baldini che ne fece il simbolo della sua squadra, aspettandolo e coccolandolo anche dopo il terribile infortunio del dicembre 2018, Foresta è stato abituato in questi anni a essere un punto fermo e titolare inamovibile degli azzurri lasciando spesso in panchina anche giocatori sicuramente più dotati tecnicamente, ma senza la sua grinta e il suo spirito di sacrificio. La stagione migliore per il capitano è stata senza dubbio quella 2019-20 conclusasi con la semifinale di Bari e nella quale lui ha giocato 26 partite su 29 di cui 24 da titolare con una strepitosa media voto di 6,38. Un anno fa, invece, le sue prestazioni sono calate in linea con quelle di tutta la squadra e anche Foresta si è scoperto sacrificabile, ecco allora che le sue presenze, complice anche qualche acciacco, sono diventate 28, di cui 23 da titolare, sulle 38 partite di campionato, mentre il suo rendimento è sceso in maniera verticale tanto da concludere l’annata con una media voto di 5,56. Risultati che già lo scorso gennaio portarono la società a mettere il numero 17 sul mercato, ma senza tuttavia ricevere offerte soddisfacenti.

Adesso, con l’addio di Baldini e l’arrivo in cabina di regia di Vincenzo Minguzzi, la posizione di Foresta si è fatta ancora più complicata anche alla luce di un contratto pesante in scadenza 2022. La società, come ha fatto con altri senatori, si è fatta avanti proponendo di prolungare l’accordo spalmando il compenso su più anni, ma il capitano ha deciso di fare muro. In questo momento, dunque, Carrarese e Foresta sono di fatto separati in casa con il giocatore che anche negli ultimi giorni dal ritiro di Pontremoli non ha perso occasione per manifestare tutto il proprio scontento sui social network, un atteggiamento che sa molto di rottura definitiva tra le parti. Ora le strade all’orizzonte per il centrocampista calabrese appaiono solo due: o la cessione oppure un anno ai margini del progetto passato, probabilmente, a guardare i compagni dalla tribuna.

c.lau.