L’Ancona va a sbattere sul marmo di Carrara

Dorici penalizzati da un "gol non gol" nel primo tempo. Poi subiscono un uno-due micidiale nella ripresa e Spagnoli si fa male

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CARRARESE (3-5-2): Satalino; Pelagatti, Marino, Imperiale; Grassini, Della Latta, Mercati, Cicconi, Coccia (12’ st Bozhanaj); D’Auria (4’ st Energe), Giannetti (12’ st Capello). A disp. Rovida, Folino, Cerretelli, Andreoli, Schiavi. All. Dal Canto.

ANCONA (4-3-3): Perucchini; Mezzoni, Bianconi (35’ st Gatto), De Santis, Brogni (23’ st Martina); Simonetti, Prezioso (23’ st Mondonico), D’Eramo; Lombardi (23’ st Di Massimo), Spagnoli (31’ st Mattioli), Moretti. A disp. Piergiacomi, Vitali, Berardi, Pecci, Barnabà, Fantoni. All. Colavitto.

Arbitro: Arena di Torre del Greco.

Reti: 14’ Energe, 28’ st Pelagatti. Note - Ammoniti: Prezioso, D’Eramo, Pelagatti, Mezzoni; spettatori: 890 compresi 69 anconetani, per un incasso di 4020 euro; recuperi: 0’ + 4’.

L’Ancona perde male a Carrara, ma non perde il vizio: quello di alternare prestazioni incredibili ad altre deludenti, come quella di ieri sera allo Stadio dei Marmi. Due gol incassati nella stessa partita e sconfitta senza attenuanti, a meno che non ci si voglia attaccare all’infortunio di Spagnoli, in occasione del secondo gol, o al colpo di testa di De Santis, gol o non gol, impossibile da valutare anche dalle riprese televisive. Non basta il cuore, non basta l’impegno, l’Ancona ha chiamato il portiere avversario all’unica parata solo in seguito alla traversa colpita da Marino. Troppo poco per pensare di conquistare un risultato positivo. Colavitto difende la prestazione dei suoi ragazzi ma sa di difesa d’ufficio: è la quinta sconfitta in campionato, per l’Ancona, ma è quella più brutta, non solo nel risultato - mai ko con due gol di scarto, fino a ieri - ma anche nell’incapacità di reazione. E poi a Carrara piove sul bagnato, con l’infortunio a Spagnoli, tutto da valutare. Inizio sofferto, per l’Ancona: nel giro di pochi minuti prima la traversa di Giannetti di testa, anche se Perucchini dà l’impressione di essere ben appostato, e poi poco dopo il destro di D’Auria cui si oppone bene l’estremo difensore biancorosso. L’Ancona sbanda ma dopo una ventina di minuti comincia a crescere e ad alzare il proprio baricentro del gioco, prima una buona conclusione di D’Eramo su appoggio di Spagnoli e poi la traversa con cui il centrale Marino sfiora l’autogol su punizione di Prezioso: sulla palla arriva De Santis che di testa impegna Satalino in una grande parata che fa gridare al gol. L’impressione è che l’estremo difensore salvi sulla riga di porta, un paio di giocatori dorici invocano il gol, impossibile capire dalle immagini televisive se la palla abbia varcato la linea oppure no. Nella ripresa l’Ancona comincia rabbiosa all’attacco, ma gli innesti di Dal Canto in pochi minuti cambiano l’inerzia del match: neanche un quarto d’ora e Capello trova un filtrante per Energe che con un pallonetto infila Perucchini. Tempo un quarto d’ora e arriva il raddoppio: Spagnoli si ferma per l’infortunio, Cicconi centra e Pelagatti raddoppia. Due schiaffi da cui l’Ancona non si riprende: nel finale lo sterile assalto dorico.

Giuseppe Poli