La scherma riparte dalla città del marmo

Oggi la categoria Cadetti apre la lunga sessione di gare regionali e interregionali valide come prova unica di qualificazione

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di Gianluca Bondielli

La scherma toscana riparte da Carrara. La città del marmo è stata designata come sede unica per ospitare la lunga sessione di gare regionali e interregionali valide come prova unica di qualificazione ai campionati italiani. Si parte questo weekend con la categoria Cadetti. Oggi ai padiglioni di Carrara Fiere sono previste le gare di fioretto maschile e femminile, domani di spada e sciabola, per un totale nei due giorni di circa 140 atleti coinvolti. Nei successivi fine settimana sarà la volta degli Under 20, degli Assoluti e degli Under 14 con presenze anche maggiori. La meticolosa organizzazione è in carico al comitato toscano della Federscherma col suo presidente, il carrarese Domenico Cassina, impegnato in prima persona. Il comune di Carrara ha dato il suo patrocino ed il Coni Provinciale ha fornito l’abituale e fattiva collaborazione.

"E’ stata un’organizzazione complicata e laboriosa – spiega Cassina –. Ce la siamo accollata noi come comitato a causa dei notevoli costi ed i molteplici accorgimenti previsti da un protocollo rigidissimo. Al padiglione accederanno solo gli atleti, sottoposti a tampone, che creeranno una sorta di bolla. La scelta di Carrara è derivata proprio in virtù degli ampi spazi. Siamo riusciti a ricavare 18 pedane che a condizioni normali potrebbero diventare una quarantina. Ringrazio il Comune che ci ha aperto le porte e Carrara Fiere che ha in atto un “company partner“ con la Federscherma. Un grazie per il supporto alle due società locali ed al Coni così come a Calacata Borghini, che risponde sempre presente".

"Siamo molto soddisfatti – ha dichiarato l’assessore Andrea Raggi – di riuscire a promuovere il turismo sportivo. Senza il covid eventi di questo genere avrebbero un ritorno molto maggiore ma pensiamo si debba aiutare le federazioni sportive proprio nei momenti più difficili. Non è la prima volta che i padiglioni della Fiera vengono destinati a uso sportivo. Siamo convinti che dedicarne uno stabilmente alle strutture sportive, in concerto col Coni, sia la scelta migliore. Sposiamo l’impostazione di creare un polo sportivo all’interno della Fiera anche se quando si tratta di aziende pubbliche con più soci la situazione è sempre difficile da gestire e l’iter può diventare lungo".

"Prendo atto con gioia della dichiarazione del comune – ha raccolto subito la palla Vittorio Cucurnia, delegato provinciale del Coni – visto che noi da tempo lavoriamo in questa direzione, convinti di poter creare un impianto unico in Toscana e nell’Italia centrale. Il coni non dimentica nessuno e stiamo spingendo sempre sugli sport meno seguiti".