di Gianluca Bondielli  E’ di Luca Remedi la rete che ha sbloccato il risultato allo stadio “Vitali“ dando il là alla vittoria sulla Pro Livorno. Un fulmineo tiro da lontano che ha sorpreso il portiere. "Io tendo a calciare sempre facendo balzare la palla davanti al portiere – ha commentato il centrocampista – e questo probabilmente lo ha tratto in inganno. Sono stato fortunato perché ci ha messo del suo ma contentissimo perché questa vittoria ci voleva e la cercavamo da tempo".  Un successo meritato come conferma lo stesso Remedi: "Per vincere le partite bisogna vincere i duelli e noi contro la Pro Livorno ne abbiamo vinti tanti. Il primo tempo siamo stati forse un pochino più bassi e abbiamo sofferto il palleggio di Milianti e Filippi ma nella ripresa abbiamo fatto una grande partita, lottato su ogni pallone e creato diverse occasioni di gol. A loro non abbiamo concesso tiri in porta a parte il gol nato da una nostra disattenzione. Si parlava tanto di “pareggite“ come se fosse una malattia ma io vedo il bicchiere mezzo pieno e dico che se finora non abbiamo mai perso una partita un motivo ci sarà pure. Ora c’è da restare sul pezzo. Certaldo è un altro scalino se vogliamo puntare in alto se no, come ci dice il mister, rimaniamo una squadra incompiuta. Noi, invece, vogliamo arrivare al top".  Remedi era conosciuto anche per un carattere un po’ fumantino ma con la Massese si sta distinguendo come calciatore irreprensibile che ha preso solo due cartellini gialli. "A 25 anni penso di aver fatto un percorso di maturazione per il quale sono al top sia fisico che mentale. Ho commesso errori di gioventù nei quali non cado più. Lotto su tutti i palloni ma in maniera pulita e senza andare in escandescenze".  Sul grande tifo trovato a Massa Remedi si esprime così: "Lo dico da viareggino: è bello e motivante giocare qui per la spinta dei tifosi. Tutti noi dello spogliatoio percepiamo questo aiuto".

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di Gianluca Bondielli

E’ di Luca Remedi la rete che ha sbloccato il risultato allo stadio “Vitali“ dando il là alla vittoria sulla Pro Livorno. Un fulmineo tiro da lontano che ha sorpreso il portiere. "Io tendo a calciare sempre facendo balzare la palla davanti al portiere – ha commentato il centrocampista – e questo probabilmente lo ha tratto in inganno. Sono stato fortunato perché ci ha messo del suo ma contentissimo perché questa vittoria ci voleva e la cercavamo da tempo". 
Un successo meritato come conferma lo stesso Remedi: "Per vincere le partite bisogna vincere i duelli e noi contro la Pro Livorno ne abbiamo vinti tanti. Il primo tempo siamo stati forse un pochino più bassi e abbiamo sofferto il palleggio di Milianti e Filippi ma nella ripresa abbiamo fatto una grande partita, lottato su ogni pallone e creato diverse occasioni di gol. A loro non abbiamo concesso tiri in porta a parte il gol nato da una nostra disattenzione. Si parlava tanto di “pareggite“ come se fosse una malattia ma io vedo il bicchiere mezzo pieno e dico che se finora non abbiamo mai perso una partita un motivo ci sarà pure. Ora c’è da restare sul pezzo. Certaldo è un altro scalino se vogliamo puntare in alto se no, come ci dice il mister, rimaniamo una squadra incompiuta. Noi, invece, vogliamo arrivare al top". 
Remedi era conosciuto anche per un carattere un po’ fumantino ma con la Massese si sta distinguendo come calciatore irreprensibile che ha preso solo due cartellini gialli. "A 25 anni penso di aver fatto un percorso di maturazione per il quale sono al top sia fisico che mentale. Ho commesso errori di gioventù nei quali non cado più. Lotto su tutti i palloni ma in maniera pulita e senza andare in escandescenze". 
Sul grande tifo trovato a Massa Remedi si esprime così: "Lo dico da viareggino: è bello e motivante giocare qui per la spinta dei tifosi. Tutti noi dello spogliatoio percepiamo questo aiuto".

La Massese riassapora i tre punti  Trovato il Remedi alla “pareggite“    

Un momento della partita (Fotocronache Germogli)

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La Massese riassapora i tre punti Trovato il Remedi alla “pareggite“

"Questa vittoria la stavamo cercando da tempo e premia il nostro lavoro"

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