Lo stadio “Ettore Mannucci” è un vero e proprio fortino per il Pontedera che in casa sa soprattutto vincere. Sono 7 i successi ottenuti nelle 13 gare fin qui disputate dai pisani davanti al pubblico amico. Con il segno X sono finiti 4 match mentre sono solo due le sconfitte: una con il Siena all’andata e l’altra nel ritorno con il Cesena. Battere i granata, insomma, non è un’impresa facile ed ottenerla significherebbe per la Carrarese certificare la sua completa "guarigione". All’andata gli azzurri l’hanno spuntata di "corto muso", con un gol di Energe su palla inattività, ma la sfida fu davvero molto equilibrata. Lo stesso equilibrio che ci si attende questo pomeriggio tra due squadre con uno schieramento analogo e che quindi lasceranno pochi spazi all’avversario. Alessandro Dal Canto ritrova a centrocampo Cerretelli, che ha scontato il turno di squalifica, e potrebbe utilizzarlo per ricomporre quella linea mediana più muscolare e d’interdizione schierata a Gubbio. In quel caso sarebbe l’albanese Bozhanaj, più anarchico ma allo stesso tempo più letale nelle incursioni, a fargli spazio. In difesa Imperiale ha avuto problemi di salute durante la settimana. Rimane, però, l’elemento che per caratteristiche garantisce più velocità e reattività. Il tecnico veneto difficilmente ci rinuncerà. In caso di necessità c’è sempre un D’Ambrosio voglioso di riprendersi quella titolarità sfuggitagli da due giornate. Sugli esterni Cicconi è intoccabile ma bisognerà capire quale fascia verrà chiamato a presidiare. La sinistra o la destra? Dipende tutto dall’esito del ballottaggio tra il più offensivo Grassini ed il più "tattico" Coccia. In attacco Dal Canto può sfogliare la margherita. Il petalo preferito sembra diventato Bernardotto per le sue doti di pivot aprivarchi. Nel ruolo di spalla c’è davvero l’imbarazzo della scelta. A Gubbio il suo partner è stato Giannetti, con il Montevarchi Capello. Tutti e due hanno fatto benino ma senza incantare. Per Energe è più probabile una chiamata in causa negli ultimi venti minuti per sfruttare la sua fresca esplosività ad avversario già provato. Gianluca Bondielli