La Carrarese evita la beffa nella corrida del Porta Elisa contro la Lucchese (2-2) /FOTO

Magia di PiscopoLe dichiarazioni di mister Silvio Baldini: "I miei ragazzi non mollano di un centimetro e non si arrendono alla prima difficoltà"

Lucchese-Carrarese

Lucchese-Carrarese

Lucca, 27 settembre 2018 -  Nella corrida del Porta Elisa, la Carrarese regala due gol, si complica la vita ma riesce ad acciuffare la Lucchese dell'ex Favarin in extremis grazie ad una prodezza del matador Kevin Piscopo. Un pareggio conquistato col coltello tra i denti, su un terreno minato e accidentato che ha agevolato i padroni di casa ruvidi e fortunati nell'occasione delle due reti e svantaggiato la squadra tecnica di Baldini. Primo tempo di studio con scarse emozioni.

Baldini ancora squalificato (ultimo turno) cambia sei giocatori rispetto alla goleada contro la Juve e propone Foresta trequartista con un tridente inedito composto da Coralli, Biasci e Caccavallo. Il derby si infiamma in avvio di ripresa: al primo minuto punizione dei rossoneri, palla in area, Carissoni svirgola e innesca una pazzesca carambola, tocca Luca Ricci, poi Agye e la palla arriva a Gabbia che tutto solo infila.

Reazione rabbiosa degli azzurri e al 5' Coralli, spalle alla porta, tocca di testa e mette in azione Foresta che batte in diagonale, Falcone ribatte e Biasci sottomisura anticipa tutti e pareggia. Neppure il tempo di gioire e la Carrarese si fa ancora sorprendere ingenuamente sulla fascia sinistra dell'attacco rossonero: Carissoni si fa scavalcare dalla sfera, Borra esce alla disperata e tocca appena Bortolussi che ruzzola in area; rigore e Lombardi trasforma col brivido dopo che Borra sfiora la palla. All'8' Marchionni spedisce in campo l'artiglieria pesante: tre cambi in un colpo, Tavano, Maccarone e Piscopo al posto di Carissoni, Coralli e Biasci. Passano due minuti e Piscopo mette in area, Maccarone non arriva per un centimetro alla deviazione vincente. E' un assalto all'arma bianca, Tavano scavalca Falcone con un pallonetto la Gabbia salva sulla linea.

Al 35' Valente sfiora il palo e tre munuti dopo il gol capolavoro di Piscopo che lanciato da Giacomo Ricci attende l'uscita del portiere rossonero e lo beffa con un delizioso pallonetto che si incassa. La Carrarese non si accontenta, si rovesca ancora nella metacampo dei rossoneri ma il fortino di Favarin regge all'urto. Azzurri comunque da applausi che hanno rimesso in piedi un derby vibrante, spettacolare nella ripresa e che avrebbero meritato di vincere. Domenica alle 16,30, gara interna, forse ancora a Pontedera contro la Pro Patria. La Juve B nell'altro posticipo ha liquidato per 4 a 0 il Cuneo. Carrarese in vetta alla classifica da sola con sette punti. 

LUCCHESE (4-3-3): Falcone; Lombardo, Gabbia, Martinelli, Favale; Provenzano (43' st Isufaj), Mauri, Greselin; De Feo, Sorrentino, Bortolussi (32' st Cardore). A disp: Aiolfi, Palumbo, Castagna, Santovito, Palmese, De Vito, Strechie, Fazzi, Aufiero, Bacci. All. Favarin.

CARRARESE (4-2-1-3): Borra; Carissoni (8' st Piscopo), Ricci Luca, Agyei, Karkalis (14' st Ricci Giacomo); Rosaia, Pugliese; Foresta; Caccavallo (24' st Valente), Coralli (8' st Tavano), Biasci (8' st Maccarone). A disp: Mazzini, Rollandi, Alari, Mobilio, Cardoselli. All. Marchionni.

Arbitro: Giacomo Camplone di Pescara (Ruggieri-Basile).

Marcatori: 1' st Gabbia, 5' st Biasci, 6' st Lombardi (rigore), 38' st Piscopo.

LE DICHIARAZIONI DI MISTER SILVIO BALDINI: "Sul campo del Porta Elisa si è visto un primo tempo piuttosto bloccato con una grande occasione della Carrarese con Biasci. Nella ripresa la partita si è sbottonata e ci ha visto andare sotto e recuperare per poi tornare in svantaggio nell'arco di pochi minuti, a dimostrazione che i miei ragazzi non mollano di un centimetro e non si arrendono alla prima difficoltà denotando una dote caratteriale non trascurabile. Nella parte centrale del secondo tempo abbiamo costruito almeno due occasioni macroscopiche con Tavano e Maccarone per pareggiare i conti e per fortuna Piscopo con una grande giocata ha ristabilito la parità. Il nostro percorso richiede che continuiamo con questa linearità di gioco, privilegiando l'idea di impostare ed indirizzare le partite attraverso la capacità di giocare a calcio il più possibile. Non dobbiamo tralasciare un sano egoismo ma essendo più continui nel cercare di imporre il nostro calcio siamo destinati ad aumentare i giri del nostro motore e a toglierci soddisfazioni".