Azzurri, parole al miele di Vettorel "Un anno positivo per il mio gioco"

L’estremo difensore ha chiuso la stagione. Sirene svizzere per il portiere. "Fa piacere, ma non ci penso"

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Dalle Apuane alla Ciociaria con vista sulle Alpi svizzere. Quella passata è stata la prima vera annata per Thomas Vettorel ed è stata senza dubbio positiva. L’estremo difensore, classe 2000, ha chiuso la sua stagione alla Carrarese con ben 11 clean sheet all’attivo, mostrando ottime qualità e ampi margini. Per Vettorel ci saranno adesso ancora alcune settimane di allenamenti allo stadio dei Marmi e poi farà ritorno al Frosinone, società proprietaria del suo cartellino, ma un pezzetto di cuore resterà in città. "A Carrara ho vissuto un anno positivo, sia in termini personali che di squadra – racconta il numero uno al quotidiano frusinate linkiesta – . Per me quella da poco passata agli archivi è stata una stagione stimolante e intensa. Avevo necessità di giocare per dimostrare con continuità le mie doti. Eravamo un team giovane e sapevamo che, per emergere, avremmo dovuto darci da fare. Alla fine questo lo abbiamo dimostrato in campo, partendo con l’obiettivo della salvezza e spingendoci oltre, grazie alla fantastica spinta dei tifosi. Centrare i playoff non era affatto scontato. Peccato per il 2 a 2 di Pescara, ma sono convinto che quella sia stata una delle nostre migliori partite della stagione, uscire con un pari dopo aver disputato una bella prova ti lascia tanto rammarico dentro. Ma direi che siamo usciti a testa alta, società e tifosi possono essere orgogliosi di noi".

Solo parole al miele di Vettorel per l’ambiente azzurro, ma due dediche particolari, ad Antonio Di Natale e al preparatore dei portieri Simone Nista. "Ho avvertito sin da subito belle sensazioni, aumentate durante il prosieguo di stagione. L’allenatore ha sempre riposto tanta stima in me, anche magari quando le cose non andavano troppo bene. Gliene sarò sempre grato – aggiunge – Con Nista poi ho avuto la possibilità di cimentarmi in una metodologia di lavoro diversa rispetto al passato, sicuramente funzionale a mettere in evidenza le mie qualità. La priorità era quella di parare, mentre prima essendo in posizione più alta andavo a perdere nel recupero porta. Invece adesso mi sono concentrato in primis sulla difesa della porta". Ora per lui ci sarà il ritorno a Frosinone, ma sullo sfondo restano comunque le suggestioni Young Boys e Basilea, due top team elvetici che da tempo hanno messo gli occhi su di lui. "Frosinone - ammette il portiere - per me sarebbe una grande sfida e penso di possedere le qualità per giocarmi un posto da titolare. Sapere poi che club di un certo prestigio abbiano seguito le mie partite mi lusinga, ma sinceramente non ci penso".