Gabbani vince Sanremo, Carrara è in festa: la famiglia, gli inizi, il boom / FOTO

Dal negozio di famiglia alla prioma esibizione a scuola fino alla storica doppietta sanremese

Francesco Gabbani abbracciato da Carlo Conti  dopo il trionfo

Francesco Gabbani abbracciato da Carlo Conti dopo il trionfo

Carrara, 12 febbraio - Fantastico. Immenso. Disarmante. Francesco Gabbani vince il Festival di Sanremo 2017. Con Occidentali's karma ha sbaragliato il pubblico e la critica. È lui il grande mattatore della 67esima edizione della kermesse canora.

"Ringrazio tutti, sono felice di aver raggiunto questo importante risultato. Non avrei mai pensato di essere al fianco di una grande artista come Fiorella Mannoia. Che gioia, devo ancora realizzare quando accaduto. Ci speravo in un angolino del mio cuore, ma non me l'aspettavo. Che gioia, devo ancora realizzare, è stato un anno stupendo, immenso, questa è un'altra soddisfazione, spero di riuscire a gestirla dal punto di vista emotivo".

E ora sarà l'Eurovision song contest, ovvero l'Eurofestival: "Devo ancora realizzare, devo ripassare l'inglese".

NEL NOME DEL PADRE - È stato Sergio Gabbani, padre di Francesco a insegnare al figlio cosa conosce del pentagramma. Sergio ha un negozio di musica in via Frassina, a Carrara, assieme all’altro figlio, Filippo, 27 anni, batterista, che quest'anno ha partecipato alla stesura della canzone "Occidentali's karma".

La famiglia Gabbani ha la musica nel sangue. Una passione trasmessa da padre a figli. Francesco ha iniziato a fare musica da quando aveva 5 anni. È stato lo stesso padre ad avvicinarlo alla musica perché prima di avere un negozio analogo in via Cavour a Massa e successivamente vicino al Carrefour, era un musicista professionista, ha girato il mondo. Il padre non l'ha spinto, l’ha soltanto invogliato a conoscere la musica grazie all’ascolto: ‘senti, questo è il basso’ gli diceva Sergio. Da lì è iniziata la sua passione per la musica. Ha iniziato suonando la batteria, poi è passato alla chitarra. E poi è cresciuto lì, in negozio, fra strumenti e spartiti.

GLI ESORDI - Appare lontana la sua prima esibizione avvenuta a scuola, le "Figlie di Gesù" di piazza d’Armi, grazie a un saggio, negli anni ’90 ‘Raccataca band’. Si chiamava così la sua prima band. A 11 anni ha iniziato a comporre, grazie a un programma per il pc. Francesco firma a 18 anni il suo primo contratto discografico che lo porta, con il progetto Trikobalto a registrare un album prodotto da Alex Neri e Marco Baroni dei Planet Funk.

I video dei due singoli estratti dal disco entrano in rotazione sulle principali tv musicali ( Mtv, All Music, RockTV...) e portano i il gruppo a suonare nei più importanti festival italiani tra i quali l’Heineken jammin festival, a partecipare alle serate targate Rocktv e anche ad aprire, al BlueNote di Milano, l’unica data italiana degli Oasis. Nel 2010, sulla scia del successo del primo disco, arriva per i Trikobalto il secondo album. Il disco è prodotto da Marco Patrignani.

All’uscita del disco segue un tour in Francia e la realizzazione del video di "Preghiera Maledetta". I Trikobalto vengono scelti come supporter dell’unica data italiana degli Sterephinics e sono tra gli ospiti al Palafiori di Sanremo durante l’edizione 2010 del festival. Nella primavera del 2010, Francesco decide di lasciare la band e firma un nuovo contratto discografico per la realizzazione del suo primo progetto solista.

IL BOOM - Nell'estate 2011, esce il singolo "Estate" e, in autunno, il videoclip di "Maledetto amore" brano tratto dalla colonna sonora del film "L'amore fa male" di Mirca Viola. Nel 2013, esce il suo primo album ufficiale "Gretist iz" , dal quale vengono estratti i singoli 2I dischi non si suonano" e "Clandestino".

Nel 2015, Gabbani inizia a collaborare con Bmg (Italy) in qualità di autore e firma un contratto di esclusiva. A ottobre 2015, Bmg management (Italy) lo presenta alle selezioni di Sanremo Giovani con il brano Amen. Il 12 febbraio dello scorso anno vince il Festival giovani, oltre al premio della critica e il premio "Sergio Bardotti" come miglior testo di tutto il Festival, condiviso con il co-autore Fabio Ilacqua. Poi il grande risultato raggiunto sabato sera con i Big.