Caos Pd, annullate le tessere 2017 Niente congresso per i nuovi iscritti

Delibera della commissione nazionale dopo le polemiche

Martina Nardi

Martina Nardi

Carrara, 9 novembre 2017 - Tesseramento Pd: tutti gli iscritti di quest’anno slittano al 2018 e non potranno votare al congresso. La decisione è stata presa dalla commissione nazionale di garanzia presieduta da Roberto Montanari che si è riunita ieri sera per analizzare se nella nostra provincia fossero state perpetrate irregolarità durante il tesseramento, dubbio sollevato dalla commissione provinciale per il congresso. E la decisione è arrivata: gli iscritti di quest’anno non saranno cancellati, ma slittano al 2018. Questo vuol dire che non potranno votare al congresso. Questa decisione romana fa emergere anche la situazione in cui si trova uno dei candidati alla poltrona di segretario comunale, ovvero Enrico Tonelli, che si giocava la partita con Gian Luca Brizzi per la guida del partito comunale. Se tutti gli iscritti di quest’anno entrano di fatto nel Pd dal 2018, decadrebbe anche la sua candidatura, in quanto può candidarsi al ruolo solo un iscritto al partito di via Groppini. Dopo aver ascoltato la relazione del commissario ad acta del partito, l’onorevole Franco Vazio, arrivato da Roma per gestire il tesseramento in queste settimane e dal coordinatore provinciale del tesseramento Luca Ragoni, la commissione ha deciso, deliberando di «non certificare l’anagrafe degli iscritti 2017 al Pd della Federazione provinciale ai fini congressuali, non essendocene la condizioni. Di consentire ugualmente di svolgere il congresso provinciale, riconoscendo il diritto di elettorato attivo agli iscritti certificati 2016, senza obbligo di rinnovo, e il diritto di elettorato passivo agli iscritti certificati 2016, i quali abbiano rinnovato la propria iscrizione. Di considerare i nuovi aderenti al Pd al 25 settembre, iscritti per l’anno 2018, salvo che gli stessi dichiarino di non voler più esselo» L’onorevole Martina Nardi e il consigliere regionale Giacomo Bugliani, che erano stati chiamati in causa da altri iscritti Pd, colpevoli a loro dire di aver commesso irregolarità sulla modalità di tesseramento (500 Nardi, 150 Bugliani) plaudono alla decisione: «La commissione ha preso una decisione di buon senso ed equilibrata rispetto al tesseramento, scegliendo di non certificare l’intero tesseramento 2017 con l’obiettivo di non ingenerare polemiche che avrebbero potuto minare i nuovi gruppi dirigenti. Infatti è stato sgombrato il campo da ogni possibile contestazione futura. Svolgeremo il congresso con il tesseramento 2016, quello con cui abbiamo svolto il congresso nazionale che ha visto anche qui prevalere la mozione Renzi. Siamo fiduciosi che anche al congresso provinciale possano prevalere i candidati da noi proposti».