Fondazione Conti a Con-Vivere I «gioielli» di Palazzo Cucchiari

Aperture straordinarie della mostra «Colori e Forme del Lavoro»

Remo Bodei

Remo Bodei

Carrara, 25 agosto 2018 - Il festival culturale «Con-Vivere» incontra la Fondazione Giorgio Conti. A Palazzo Cucchiari conferenza di Antonio Natali. Aperture straordinarie della mostra «Colori e Forme del Lavoro». Con la conferenza di Antonio Natali «Il lavoro culturale» la Fondazione Conti partecipa al festival. L’evento, che verrà presentato a palazzo Cucchiari sabato 8 alle 21 da Massimo Bertozzi, trae il titolo da un libro di Luciano Bianciardi, pubblicato nella prima edizione nel 1957. Natali, direttore della Galleria degli Uffizi dal giugno del 2006 al 2015, dove ha lavorato dal 1981 al 2016, al pubblico di «Con-Vivere» parlerà del difficile rapporto tra produzione e promozione della cultura e di come la promozione venga sempre più condizionata dalla riduzione a una funzione meramente manageriale della gestione del patrimonio culturale e del funzionamento delle istituzioni deputate alla sua conservazione. In programma aperture straordinarie di «Colori e forme del lavoro». Da Signorini e Fattori a Pellizza de Volpedo e Balla, la mostra a cura di Bertozzi e Spalletti in corso a palazzo Cucchiari. La mostra, aperta dal martedì al giovedì e domenica orario 10-13, 16-20 e il venerdì e il sabato 10-13 e 16-22, nei giorni del festival seguirà il seguente orario: 10-23. Ideata dalla Fondazione Giorgio Conti, l’esposizione è dedicata al lavoro nell’arte italiana tra l’Unità d’Italia e la Grande Guerra. In mostra 50 opere, che spaziano dalla pittura Macchiaiola attraverso il Verismo e le suggestioni simboliste fino alle prime avvisaglie delle avanguardie. Da Fattori a Morbelli, da Signorini a Pellizza da Volpedo (qui presente con un grande disegno preparatorio del Quarto Stato), da Vincenzo Vela, in mostra con il Monumento alle vittime del lavoro, fino a Giacomo Balla pre-futurista, il progetto espositivo intende verificare come nella pratica della pittura, il movimento realista e verista italiano nei decenni successivi all’unità politica della Nazione dia campo a un profondo rinnovamento tematico e formale, senza perdere di vista lo sfondo sociale.