Zum Zeri a rischio per il caro bollette "Costi quasi più alti degli incassi"

Il grido di aiuto di Maurizio Viaggi, presidente della società di gestione

Le megabollette di elettricità e gas prosciugano i ricavi della stazione invernale di Zum Zeri. In pratica non conviene nemmeno tenere aperti gli impianti. Il caro energia colpisce duro e mette in ginocchio le imprese e il mondo legato al sociale e allo sport. "La piccola stazione di Zum Zeri per i mesi di novembre e dicembre deve ai suoi fornitori di elettricità e gas la quasi la totalità di quanto ha incassato – lamenta Maurizio Viaggi, presidente della società no-profit che gestisce gli impianti – . Abbiamo cercato di resistere, così come tanti altri, ai due anni di pandemia tra chiusure e restrizioni. Abbiamo sempre pensato che la tutela della salute fosse la priorità, e ne siamo tuttora convinti. Abbiamo accettato di buon grado le disposizione e gli obblighi di prevenzione, ci erano stati promessi ristori per risarcire le spese sostenute durante i lunghi e nevosi mesi di chiusura e non abbiamo avuto diritto ad 1 euro, tanto che non abbiamo presentato domanda per non sostenere ulteriori costi. Questo mentre ristori importanti sono stati riconosciuti ad altre realtà in base non alle spese sostenute ma al profitto mancato".

Ora anche il meteo ha aggravato le difficoltà di gestione. In attesa di nevicate naturali, si usa il cannone e il contatore gira senza pietà. Difficile andare avanti, ma Viaggi non si arrende. "La montagna che intendiamo salvaguardare e valorizzare, rafforza lo spirito e la nostra determinazione. – prosegue –. Lo dobbiamo ai tanti appassionati che in questi week end ci sono stati vicini, alla Regione Toscana, al Comune e all’Asbuc di Zeri che non ci hanno mai fatto mancare il loro sostegno. Auspichiamo che il governo comprenda che realtà di volontariato, sociale e sportivo operano non per profitto ma in simbiosi con il territorio e la sua comunità non possono essere abbandonate in un momento così difficile per l’economia, non si risolleverebbero mai più".