Allarme zanzara West Nile, disinfestazione di parchi, fossi e orti / VIDEO / FOTO

Il sindaco firma misure drastiche. Intanto il malato inizia a migliorare

West Nile, una zanzara (Ansa)

West Nile, una zanzara (Ansa)

Massa, 13 agosto 2018 -  «Sta meglio. Ora parla. E’ un omone». La moglie del turista novarese che è ricoverato nel reparto Malattie infettive del Noa per aver contratto il virus della febbre del Nilo è donna coraggiosa e consapevole del quadro clinico del marito. Dal controllo alla vista perche l’uomo accusava disturbi visivi a un occhio fino al ricovero e alla diagnosi (ieri) di Febbre del Nilo per la puntura di una zanzara. Una odissea che avrebbe avuto un decorso piu drammatico se i medici del Pronto Soccorso del Nuovo ospedale delle Apuane non avessero lavorato con grande professionalità. «Sta già meglio – ripete la donna – da giovedi ad oggi le sue condizioni sono migliorate».

Lei e gli altri familiari si alternano al capezzale del paziente. Tutti stanno vivendo ore di comprendibile preoccupazione per lo stato di salute del congiunto che è sempre in prognosi riservata. Il paziente ancora per una ventina di giorni sarà sottoposto ad una terapia virale. I medici del reparto Malattie infettive monitorano il quadro clinico e come accade davanti a prognosi complesse, non si sbilanciano. Ma rispetto alle prime ore, quando era stata diagnosticata l’encefalite, ora si avverte un cauto ottimismo. Solo al termine dei 20 giorni sara però possibile avere il quadro clinico completo e valutare eventuali conseguenze provocate dalla Febbre del Nilo. «Voglio ringraziare – dice la moglie interpretando anche i sentimenti degli altri familiari – attraverso La Nazione i medici del Pronto soccorso e tutti i medici che hanno seguito e curato mio marito. Un grazie e un abbraccio a tutti sanitari e personale infermieristico. Grazie di cuore per quello che avete fatto e state continuando a fare». Un grazie di cuore perche la buona sanita si manifesta nelle emergenze e la Febbre del Nilo purtroppo lo è. Se il cinquantenne supererà questa vicenda lo deve ai medici del Noa.

Intanto il Comune di Massa è già intervenuto. Appena l’Asl ha informato Palazzo civico che un paziente era ricoverato perchè aveva contratto la Febbre del Nilo, il sindaco Francesco Persiani e l’ufficio ambiente hanno subito chiamato l’Asmiu. Che ieri mattina ha praticato la disinfestazione nelle aree pubbliche, a Marina di Massa, che distano fino a 250 metri dall’abitazione del paziente. La disinfestazione avviene spargendo un prodotto per via aerea e depositando nei fossi e canali delle particolari “pasticche “ che non permettono alle larve della zanzara di svilupparsi. Oggi il sindaco firmerà l’ordinanza che consente di estendere il trattamento alle aree private. Questo secondo intervento prevede in caso di orti e terreni coltivati che i prodotti siano eliminati.

Maria Nudi