Visita rifiutata perché non residente. L’Asl ora si scusa con la paziente

Il caso diventa una lezione per migliorare il servizio sanitario

Sanità

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Carrara, 12 luglio 2018 - Non si può fare la visita all’orecchio perché non residente a Pisa: Asl si scusa con una donna carrarina. «In merito all’articolo ‘‘La visita per un timpano perforato: Non si può fare se non è residente a Pisa” si fa presente che quanto successo alla signora è il frutto di mancate comunicazioni all’interno del sistema sanitario e tra sanitari e cittadini. Il caso ha evidenziato una mancanza di una procedura istituzionalizzata e condivisa che permettesse alla signora di essere indirizzata direttamente ad Aoup senza dover passare da una nuova “prima” visita specialistica». «Il Cup avrebbe – prosegue – comunque potuto offrire alla paziente solo un appuntamento per una visita di primo livello, cioè una tipologia di visita specialistica che, per legge, è disponibile nelle strutture sanitarie della zona di residenza del cittadino. Nella zona pisana – e in parte nella versiliese e nella livornese – i cittadini, per una serie di visite specialistiche, riescono ad essere visitati in pochissimi giorni dalla richiesta fatta al Cup, ma ciò non significa che non vengano fissati appuntamenti ai cittadini non residenti. L’ultimo errore di comunicazione – forse, in questo caso, si è trattato di un malinteso dovuto all’intervento di personale non specificamente addetto alle prenotazioni – è stato far intendere alla signora che una soluzione alternativa potesse essere quella di una visita intramoenia».

«Non possiamo – concludono – che scusarci con la paziente e con suo marito per quanto successo (peraltro il problema è stato risolto seguendo l’iter normale). Di più: dobbiamo ringraziare entrambi, perché grazie alla loro segnalazione sono partite, già da oggi (ieri, ndr), le necessarie azioni per migliorare il sistema di comunicazioni interne ed esterne».