Violenza domestica: ne parlano forze dell’ordine, sindacati e operatori sociali

La maggior parte delle violenze avviene fra le mura di casa. Ed è lì che bisogna intervenire, rompere il muro di omertà e silenzio per cercare di aiutare la vittima prima che la situazione possa peggiorare. E’ questo l’obiettivo al centro del convegno ‘Vicinato e violenza domestica’ in programma sabato, dalle 9 alle 13, nella Sala della Resistenza a Palazzo Ducale a Massa. Un’iniziativa organizzata dal Coordinamento pari opportunità e politiche di genere della Uil Pensionati area Nord Toscana tramite le coordinatrici Illia Lombardi e Anna Mura. Moderatrice dell’incontro sarà Lia Tosi, coordinatrice regionale pari opportunità della Uilp Toscana. Intervengono Laura Crapanzano, criminologa della polizia municipale di Massa, per la Questura di Massa Carara Stefano Silvestris, primo dirigente divisione anticrimine ed Elisabetta Moretti, vice dirigente della squadra mobile, per l’Arma dei carabinieri il maggiore Cristiano Marella comandante della compagnia di Carrara, Francesca Menconi dell’associazione Donna Chiama Donna di Carrara, Maria Luisa Sacchelli dell’associazione Duna di Massa. Conclusioni a cura di Annalisa Nocentini, segretaria UilP Toscana. Il convegno ha il supporto di Adoc, Ada, ItalUil, UniAt, Caf Uil e il patrocinio della Provincia.

"La maggior parte delle violenze avviene in ambito domestico e familiare. Spesso le vittime evitano di parlarne, di denunciare. Ma i vicini, i conoscenti, possono essere testimoni e spettatori di quanto accade quindi noi dobbiamo rompere il muro dell’omertà, del silenzio". Il convegno è solo il primo passo di un disegno più ampio che vuole realizzare l’obiettivo attraverso "incontri di sensibilizzazione e formazione, seminari di preparazione per la prevenzione e denuncia mirata e protetta, un lavoro di rete per modificare le rappresentazioni sociali del fenomeno e una preparazione dedicata al ‘vicinato’ per la gestione di episodi di violenza domestica".