Vini dell’antico convento alla conquista dei mercati

L’azienda “Monastero dei Frati Bianchi“ espone le sue bottiglie a Latina. Il direttore Tazzara: "La missione è mantenere i terreni con le coltivazioni"

Migration

di Roberto Oligeri

Una manifestazione eno-vinicola singolare si svolgerà da domani al 4 settembre prossimo all’Abbazia di Fossanova, in provincia di Latina. Per la prima volta in Italia sarà possibile gustare vini collegati ad abbazie, monasteri, conventi; tutti luoghi, come l’antica struttura ospitante che costituisce una realtà unica dove è rimasta inalterata l’atmosfera della Abbazia Cistercense sorta del XII secolo. E in un ambiente così particolare sarà presente l’unica azienda vitivinicola della nostra provincia che vanta un collegamento diretto con antiche realtà monastiche. L’azienda “Monastero dei Frati Bianchi“, con sede nel borgo di Monte dei Bianchi, Valle del Lucido, il cui direttore è Giorgio Tazzara, viticoltore di lungo corso. "Il primo monastero, risale al VII° secolo, epoca longobarda - spiega Tazzara - poi nel 1106 Papa Pasquale II fece edificare un monastero sulle fondamenta del precedente ,dedicandolo a San Michele. A gestirlo vennero i frati canonici regolari, i “Frati Bianchi“, così chiamati per il colore del loro saio".

Dove sono i vigneti? "In una posizione felice, a sud-ovest, dove l’irraggiamento è forte e grazie all’altitudine e alla vicinanza delle montagne il clima è ventilato e asciutto - risponde Tazzara - mentre la composizione del terreno è quella delle colline toscane: formato da galestro, alberese, ricco di scheletro , caratteristiche drenanti che permettono alla vite di concentrare il frutto".

Quali vitigni coltivate?- "L’azienda, pure avendo impiantato vitigni internazionali come il Syrah ed il Merlot, ha investito molto nella valorizzazione di vitigni autoctoni come la Barsaglina e la Pollera. La prima è un vitigno autoctono della nostra provincia che dà un vino di grande corpo e struttura, dal profumo intenso. Per la Pollera vi sono cenni storici che la indicano in Lunigiana prima dell’Ottocento: è un vino che si caratterizza per l’eleganza dei profumi. Entrambe le varietà le abbiamo impiantate nei nuovi vigneti al Podere "La Rocca. La nostra azienda, nata nel 2004 è passata da una produzione familiare o poco più, ad imbottigliare e commercializzare i nostri vini. Nel 2019 prende vita il vigneto “La Rocca“, una realtà vitivinicola di tutto rispetto che si estende su una superficie di 10 ettari coltivati sia a vigna che olivi. Stiamo realizzando molte cose importanti - conclude Giorgio Tazzara- però sempre tenendo a mente che la missione del “Monastero dei Frati Bianchi“ è il mantenimento dei terreni con le coltivazioni che l’hanno caratterizzato da secoli e così pure la conservazione della biodiversità che vi è presente e che li contraddistingue".