In piazza della Rocca i funzionari della Soprintendenza stanno per entrare nell’area sotto sequestro
Massa, 17 luglio 2015 - Dura replica del Procuratore capo Aldo Giubilaro alle critiche sull’operato della magistratura sul «caso» Villa Massoni. In una nota il magistrato replica seccamente anche all’associazione Massa Picta, che segnalava criticità riguardanti altri edifici storici massesi.
«Una certa associazione Massa Picta avrebbe fatto sapere di essere preoccupata – scrive il dottor Giubilaro – per le iniziative della Procura nei confronti della Villa (La Rocca di Massa). La Procura della Repubblica, ferma la libertà di critica che è valore di rilievo costituzionale, rende noto che l’iniziativa nei confronti della Villa (il sequestro ndr.) poggia su sopralluoghi e relazioni dei carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale di Firenze, della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Lucca e dei Vigili del Fuoco che hanno evidenziato anche con documentazione fotografica e riprese video lo stato di estremo degrado, di grave abbandono e forse irrimediabile ammaloramento in cui versa il complesso. Richiama l’attenzione sul fatto che la fondatezza dell’iniziativa è stata confermata, con la concessione della misura del sequestro, dal giudice per le indagini preliminari presso il locale tribunale (che è magistrato diverso dal pubblico ministero).
Rileva pertanto che è del tutto privo di fondamento che l’iniziativa abbia preso spunto dai dati di fatto (le tre bombole di gas ed un terrazzino rotto) tirati in ballo con molta approssimazione, con intollerabile superficialità e nessuna conoscenza degli atti del procedimento dalla non meglio nota associazione Massa Picta».
Intanto questa mattina intorno alle 10, c’è stata il terzo sopralluogo dei carabinieri e della Soprintendenza a Villa Massoni. Hanno fotografato e ripreso ancora una volta lo stato di abbandono dell’edificio.