Fratricidio a Villa Massoni: "Ho sentito Marco e Piero litigare furiosamente per anni"

Parla un vicino di casa della famiglia Casonato: Si picchiavono a sangue e si facevano continui dispetti"

Le forze dell’ordine si sono fermate fino a tardi per raccogliere indizi e testimonianze utili (fotoservizio di Paola Nizza)

Le forze dell’ordine si sono fermate fino a tardi per raccogliere indizi e testimonianze utili (fotoservizio di Paola Nizza)

Massa, 3 novembre 2017 - «Il giorno della morte di Piero Casonato non ho sentito nulla, se non i trattori e le motoseghe lavorare ininterrottamente dalla mattina fino alle 16. Poi un silenzio anormale». A parlare è il vicino di casa della famiglia Casonato, Bruno Bianchi, che abita in una palazzina rialzata confinante con Villa Massoni.

«Conosco Piero e Marco Casonato da quando erano bambini - racconta- e anche se non ho visto nulla il giorno dell'omicidio, li ho sentiti litigare per anni; si sparavano a vicenda da una parte all'altra del parco; minacciavano di voler dar fuoco alla villa, anche quando i genitori erano ancora in vita; si picchiavano a sangue nei giardini, si facevano i dispetti, cambiando le serrature dei cancelli e delle porte di casa. Sembrava di essere in una serie americana, Dallas». «Gli ultimi feroci litigi - continua il vicino - sono avvenuti per gli attuali lavori di ristrutturazione all'interno della villa; per l'acquisto di un trattore, troppo costoso secondo Piero, che poi è andato bruciato qualche settimana fa».

Intanto l'interrogatorio di garanzia per Marco Casonato, accusato dell'omicidio del fratello Piero, si svolgerà ad inizio della prossima settimana anche se Casonato potrebbe di nuovo avvalersi della facoltà di non rispondere, come è accaduto durante l'interrogatorio davanti ai carabinieri dopo il suo arresto. La Procura di Massa Carrara continua gli accertamenti sui fatti avvenuti all'interno di villa Massoni: «È in corso l'autopsia sul corpo di Piero Casonato - afferma il procuratore Aldo Giubilaro - che dovrà determinare se realmente l'auto ha travolto più volte il corpo. Anche la dinamica dell'investimento è ancora tutta da definire, come il presunto movente, fermo restando che i continui litigi dei due fratelli, inerenti la proprietà della villa, erano risaputi e costanti».

Due inchieste gravano ora su Villa Massoni, che resta sotto sequestro per decisione della procura di Massa Carrara, come conferma il procuratore capo Aldo Giubilaro. Un'inchiesta, riassume Giubilaro, è quella «per danneggiamento al patrimonio archeologico, storico e artistico nazionale, da noi aperta nel 2015 e per la quale i due fratelli Casonato erano stati rinviati a giudizio», un'altra è quella aperta «per la morte di Piero Casonato avvenuta l'1 novembre». L'arresto in carcere di Marco Casonato, per aver ucciso il fratello Piero, obbliga il procuratore a nominare un nuovo custode giudiziario, visto che proprio Marco Casonato ricopriva questo ruolo. Lunedì sarà nominato il nuovo custode. Marco Casonato era stato nominato custode perché unico dei due fratelli a risiedere a Massa. Inoltre, conclude Giubilaro, «i lavori che erano stati autorizzati da soprintendenza e procura prima della morte di Piero Casonato possono continuare a svolgersi anche senza la nomina di un custode giudiziario».