"Vicende del lapideo come una soap opera"

La Comune fa il punto e chiede di mettere al centro due parole chiave: convergere e insorgere. Focus escavazione

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Insorgere e convergere. Sono queste le parole d’ordine de La Comune in materia di marmo. La formazione di sinistra che alle ultime amministrative ha appoggiato la candidatura a sindaco di Vittorio Briganti ne ha per tutti e chiede un radicale cambio di paradigma. Una rivoluzione che, secondo La Comune, dovrebbe partire dal cambiare il modo di cui si parla di marmo. Se così le vicende delle industrie lapidee vengono paragonate a una soap opera - "Carrara come Dallas" dicono gli attivisti – per quello che accade al monte e al piano propongono letture molto più dure. "Ciò che in lingua italiana è una ‘devastazione’ della montagna viene definita ‘caratterizzazione paesaggistica’ - dicono da La Comune - la ‘monetizzazione della capacità produttiva dei lavoratori’ viene presentata come ‘riduzione dell’orario di lavoro’ e ancora, una tipologia di marmo che Michelangelo non avrebbe scelto neppure per un lavandino viene chiamata e venduta come ‘marmo statuario’". Non mancano poi le critiche all’amministrazione, ma anche all’opposizione. "La nuova sindaca spiega che, avendo la sua amministrazione come priorità programmatica la tutela dell’ambiente, non può che votare per lo sviluppo dell’escavazione all’interno di aree ad alto valore ambientale – aggiungono – I 5 Stelle, dal canto loro, rimproverano queste scelte incoerenti dimenticando di aver sostenuto e favorito l’aumento dell’escavato nella pianificazione ventennale". Ciononostante gli attivisti guardano al futuro con ottimismo. "Sembra di poter affermare che, comunque, anche a Carrara esista l’humus per lavorare sulla parola d’ordine lanciata dagli operai Gkn e accolta da FridaysForFuture: insorgere e convergere. E’ la prospettiva di lavoro su cui proseguirà il nostro impegno".