Viaggio tra musica, politica e feste di partito

Migration

La musica che gira intorno alla politica. E viceversa. Il 1980 è un anno spartiacque. È l’anno in cui cade il pregiudizio ideologico per cui la politica tendeva ad ‘accogliere’ e ‘accettare’ soltanto quegli artisti ‘fedeli alla linea’. I partiti, Partito Comunista in primis e in seconda battuta la Democrazia cristiana, cambiano prospettiva rispetto alla musica. Ne parla il professor Alessandro Volpi, ex sindaco di Massa e docente di storia contemporanea al dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Pisa, nel suo libro “1980. Una lunga estate italiana. La musica che ha cambiato il consumo della politica”, pubblicato da Pisa University Press. Verrà presentato giovedì alle 21 a Palazzo Ducale, in collaborazione con l’associazione Briciole. Dialogherà con l’autore Nicoletta Pesenti. Il volume torna a raccontare anche le feste di partito: la Festa de L’Unità nazionale di Bologna del 1980, la Festa nazionale dell’amicizia di Salerno, il Meeting per l’amicizia tra i popoli di Rimini, solo per fare degli esempi. Il libro rappresenta anche il debutto di un progetto targato Unipi: quello di Volpi è il primo dal quale è stata estratta una serie di podcast che verrà lanciata nelle prossime settimane (per “1980. Una lunga estate italiana” sono tre puntate) realizzati da Cidic e Pisa University Press.