Il Vescovo saluta i suoi fedeli: "Vado in monastero, farò la vita del monaco"

Giovanni Santucci lascia la Diocesi di Massa Carrara-Pontremoli, il Papa ha accettato le dimissioni per motivi di salute

Il vescovo Santucci con Papa Bergoglio

Il vescovo Santucci con Papa Bergoglio

Massa, 16 gennaio 2021 - Una lettera per salutare i fedeli della Diocesi di Massa Carrara-Pontremoli e spiegare la situazione. L'ha firmata Giovanni Santucci, all'indomani delle sue dimissioni, accettate da papa Francesco e motivate con ragioni di salute.

"Carissimi - scrive Santucci nella lettera - vi scrivo con tanta tristezza ma anche con tanta serenità nel cuore per annunciarvi che a breve lascerò definitivamente la Diocesi. La decisione è maturata in questi ultimi mesi, considerando le condizioni di salute che sono andate peggiorando e le forze fisiche sempre più deboli, al punto che non mi permettono di svolgere al meglio gli impegni pastorali del Vescovo. Così ho chiesto al Santo Padre di essere sollevato da questo ministero e il Santo Padre ha accolto la mia richiesta. Ora è giunto il momento".

Continua l'ormai ex Vescovo: "Sono passati quasi undici anni da quando sono venuto a Massa, ho ancora nella mente e negli occhi la celebrazione in Cattedrale e sono grato per quanto ho ricevutodi affetto, di attenzioni, di collaborazione in questi anni. Non sono stati semplici. Tante situazioni difficili, tani eventi disastrosi, tanti problemi, ma abbiamo fatto fronte a tutto e ci siamo sempre risollevati, siamo sempre ripartiti. Ora c'è la guerra con la pandemia, ma ne usciremo. La vastità e la varietà del territorio della Diocesi mi ha impegnato molto, ma ho cercato di non sottrarmi. Non ho risparmiato tempo o risorse percercare di  essere vicino a ciascuno di voi, che voglio ringraziare per quanto mi avete donato di affetto, di esempio, di servizio alla gente".

E ancora: "Mi conosco abbastanza bene per non farmi illusioni: molte cose potevano essere affrontate in modo diverso, forse più utile, ma ciascuno ha il suo carattere e la sua preparazione. Non credo di esagerare se con semplicità chiedo scusa e perdono per i tanti miei limiti ed errori, non pecco di presunzione se vi dico che ce l'ho messa tutta. Credo che in questi anni la Diocesi sia cresciuta: quanto realizzato lo dice ampiamente e ne sono grato. Altre cose che abbiamo studiato ed è il momento di realizzare sono lasciate alla sapienza e alle scelte del nuovo Vescovo. Vi porto tutti nel cuore con affetto e gratitudine. Volerci bene tra noi, vivere la comunione è la cosa più importante anche se faticosa. Grazie a Dio siamo tutti diversi, ma dobbiamo essere i servi dei fratelli. Per me è un taglio doloroso, ma necessario, per il bene della mia persona":

E infine l'annuncio sul suo futuro: "Come detto più volte, mi trasferirò nel monastero di Subiaco, dove cercherò di fare semplicemente la vita del monaco. Manterrò nel cuore e nella preghiera il ricordo di voi, della vostra gente, del vostro impegno e della collaborazione. Insieme a voi pregherò il Signore perché doni a questa Chiesa che amo un vescovo buono e santo che faccia il bene di tutti".