Vela, il rilancio dei Meteor passa da Aulla

Dall’amicizia tra tre giovani istruttori lericini e un industriale lombardo nasce l’impresa di produrre la barca da regata in Lunigiana

Da una parte l’azienda Tecnoresine di Aulla di Massimiliano Biagini e tre giovani lericini squattrinati ma amanti della vela - Matteo Sampiero, Andrea Onnis e Federico Terenziani, tutti ventenni - lanciati nell’impresa di acquistare e armare una barca usata di 6 metri, un Meteor, per partecipare alle regate. Dall’altra un imprenditore lombardo - Luigi Faliva, 72 anni - che ha scelto Lerici come luogo di vacanza e ama tirare bordi col suo yacht di 13 metri. Loro, istruttori di vela del circolo Erix, azzardano: "Ci dai una mano a tenere alta la bandiera del circolo?". Lui promettente: "A disposizione...". Accadeva un anno fa, prima della pandemia. Ora i ragazzi sono alle prese con la messa a punto di una barca nuova, denominata Basilico in omaggio al territorio, e l’imprenditore è impegnato nel rilancio della produzione degli scafi della classe Meteor che, tenuta a battesimo nel 1968 su progetto di Van de Stadt, conta 1.500 esemplari circolanti nel mondo. Che dire? "Forza della passione...." spiega Faliva.

E’ un’operazione sportivo-industriale quella che ha preso le mosse; da una parte è proiettata sui campi di regata nazionali e internazionali con i tre ragazzi del circolo lericino - tutti studenti universitari - Matteo al timone, Andrea centrale e Federico prodiere; dall’altra è destinata ad allargare l’orizzonte della produzione dell’azienda Tecnoresine di Aulla di Massimiliano Biagini che già sforna i J 24. "Stiamo mettendo a punto il programma" dice Faliva, svelando i passaggi che lo hanno portato a lanciarsi nell’impresa: "Sono stato travolto dall’entusiasmo dei tre istruttori di vela; aiutandoli a rimettere in sesto il vecchio Meteor ho conosciuto l’ingegner Giacomo Arcaini, titolare di Nautica Lodi, storica produttrice dei Meteor. Così è scoccata la scintilla….".

L’accordo che ha preso forma è stato quello di rilevare marchio e stampi dei Meteor e anche dei Dinghy (piccola deriva di 3,75 metri, sempre prodotta da Nautica Lodi). La produzione continuerà ad Aulla. Obiettivo: far crescere la classe. Dei Meteor esistono 12 flotte sparse in Italia, compresa quella spezzina, la più titolata. Facile da gestire, con costi di acquisto e mantenimento contenuti, modulabile per i bisogni di adrenalina ma anche per il campeggio nautico, i Meteor sono barche dalle grandi potenzialità. "Vorrei favorirne la diffusione fra le nuove generazioni, come occasione di sviluppo della passione maturata sulle derive. Il Meteor può avere ancora un futuro come scafo a misura di giovani che ambiscono a mettersi alla prova su una barca vera e propria, piccola ma completa. Una convinzione condivisa dalla Lega Navale nelle persone del presidente nazionale Donato Marzano e del presidente della sezione lericina Maurizio Moglia" spiega Faliva che coltiva progetti sociali: "Sono impegnato in iniziative per l’inclusione dei disabili; penso che la vela possa rappresentare un’occasione speciale di crescita, condivisione, promozione di valori…" sostiene. Musica per le orecchie dei tre velisti dalla vocazione sociale. Non a caso Basilico corre sotto le insegne di Amnesty International,di One Ocean Foundation e Mediterranea. "Siamo per la vela che si fa strumento di educazione alla responsabilità, alla solidarietà, alla tutela ambientale" dice Matteo Sampiero, figlio e nipote d’arte. Intanto, alla prima uscita sul lago Trasimeno, il primo successo di classe.

Corrado Ricci