“Vecchi” e debuttanti pronti per la giunta I criteri? Le quote rosa e il peso dei partiti

Arrighi inizia oggi le consultazioni con il mondo della politica: 4 assessori saranno Pd, 2 lista del sindaco, uno socialista e uno repubblicano

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di Cristina Lorenzi

Tante donne, una spartizione che rispetta il peso che i partiti hanno avuto nella consultazione elettorale e soprattutto ’persone competenti, in politica e nell’amministrazione’. Alla cultura un nome che dovrà davvero rivoluzionare e portare la città ai lustri che le sono propri. Inizia oggi, il nuovo sindaco Serena Arrighi, le consultazioni sulla composizione della squadra che la dovrà accompagnare in questi cinque anni e che soprattutto come lei stessa ha più volte annunciato dovranno gettare le basi per un progetto ventennale. Non si pronuncia Serena Arrighi sulla roulette di nomi che stanno girando in città e negli ambienti della politica sulla prossima giunta. Oggi gli incontri con i partiti e con i vari rappresentanti delle coalizioni per comporre quel team che la accompagnerà in quella ’rivoluzione gentile’ che tutta la città si attende. Come la stessa sindaca ha annunciato la giunta rispetterà le quote rosa per cui un criterio di scelta dovrà tenere conto della componente femminile, oltre che della portata politica di ogni partito o lista che compone la sua coalizione. Fra i rumors che corrono dentro e fuori il palazzo si sente così parlare di una spartizione da manuale Cencelli che prevede quattro amministratori in quota Pd, che con il 14,22 per cento torna a essere il primo partito della città. Fra questi rimane scontata la nomina di Roberta Crudeli, regina delle urne, più votata fra le donne ed entrata in consiglio con 478 preferenze. Una vita nel Pd, professione caposala a Oncologia, presidente del Volto della Speranza, ha accumulato un bacino di elettori con una lunga miltanza sia nel partito che nelle più delicate corsie dell’ospedale e fra la società civile. Con lei potrebbero fare parte della squadra anche altri due big di via Groppini, Luca Barattini e Cristiano Bottici che è uscito dalle urne pluridecorato con 497 voti. Fra gli assi pigliatutto in consiglio anche Gianmaria Nardi, laureatosi quarto in consiglio con 365 preferenze, il quale potrebbe ricoprire il ruolo di capogruppo del Partito democratico. A concludere il poker d’assi del Pd circolano nomi di volti più o meno noti della sinistra locale come Maria Mattei o la new entry Lara Benfatto, uscite dalle urne rispettivamente con 257 e 256 voti. Due assessori potranno toccare alla lista Serena Arrighi sindaca, dove la stessa sindaca pare stia scegliendo fra i tre più votati che sono l’impiegato Carlo Orlandi bomber di voti con 234 preferenze, il dottor Guido Bianchini, internista con ruolo apicale al Noa che con 218 preferenze ha contribuito a far salire la lista personale della sindaca all’11,87 per cento ponendola come secondo partito della città, e il commercialista Mario Lattanzi che per la prima volta in politica ha raggiunto bel 177 voti.

Farà parte della giunta, secondo accordi non ancora ufficializzati, ma che sono facilmente riscontrabili dai voti riscossi il Partito socialista che pur non apparentandosi ha portato in seconda battuta un tesoretto di 1566 voti pari al 6,35 per cento. A questo proposito Arrighi potrà avvalersi della competenza in materia amministrativa dell’ex sindaco Angelo Zubbani, il secondo più votato dell’intera tornata elettorale con 533 preferenze, o di un altro iscritto al Psi. Infine i Repubblicani che con questa competizione, non solo sono rientrati in consiglio da cui mancavano da 5 anni, ma potranno avere un ruolo in giunta forti dei 703 voti pari al 2,85 per cento. Fra i più accreditati a entrare nella squadra cittadina l’ingegnere Moreno Lorenzini, segretario regionale dell’Edera e capo di preferenze con 126 voti. Ancora in alto mare le deleghe. Fra questa la sanità che il sindaco ha già dichiarato che non terrà per sé e la cultura per la quale si riserva un fuoriclasse in grado di rivoluzionare e dare quella spinta a un settore che la città reclama da tempo e che viene considerato fra i più vitali per la ripresa economica e sociale.