Acquapark al posto della vasca olimpionica

Questa l’intenzione, secondo indiscrezioni, della società mantovana Castiglione qualora vincesse la gara per le piscine comunali

La vasca olimpionica, all’aperto, dell’impianto comunale di viale Roma che ha anche una pi

La vasca olimpionica, all’aperto, dell’impianto comunale di viale Roma che ha anche una pi

Massa, 9 luglio 2020 - Un marchio di fabbrica top quello che stando ai ben informati si sta per tuffare nelle acque della struttura natatoria comunale, con l’intenzione di investire sul futuro delle piscine coperta e scoperta, la cosiddetta "vasca olimpionica". La prima realizzata negli anni ’80 e la seconda alla fine degli anni ‘90. Si tratterebbe di Piscine Castiglione, nota società mantovana fondata nel 1961, che ha iniziato le sue attività prima in ambito nazionale per poi espandersi nel resto del mondo. A dirlo per il momento non è il Comune di Massa, impegnato a riaprire la vasca coperta per consentire agli oltre duecento atleti delle due società sportive locali di riprendere ad allenarsi in vista delle gare, bensì, alcune fonti attendibili che hanno a cuore l’impianto.

L’interesse di un’azienda leader nella costruzione di piscine in Italia e nel mondo quadrerebbe con quanto sostenuto di recente dall’assessore ai Lavori pubblici Marco Guidi, che aveva dichiarato: "agli uffici comunali sono arrivate tre proposte interessanti con progetti d’investimento, piani economici e anche di gestione dell’impianto". Per la gestione della piscina verrà bandita regolare gara pubblica ma sempre secondo i ben informati la proposta della società, il cui marchio fa parte del gruppo A&T Europe spa, che a sua volta è membro di Mantova Export, centro servizi fondato su iniziativa di un gruppo d’imprese e delle principali associazioni e banche mantovane, che conta circa 220 aziende associate, al momento risulterebbe la più interessante.

Altra voce ufficiosa, almeno fino a quando l’amministrazione non comunicherà le sue intenzioni per una struttura in ginocchio ormai da anni, e "che se parlasse – sostengono alcuni abituali frequentatori – in fatto di interventi, manutenzioni e gestioni, ne racconterebbe delle belle", è quella che la vasca olimpionica verrebbe trasformata in una sorta di acquapark, o di piscina polivalente. Ipotesi questa, che almeno agli sportivi e a tutti coloro che ruotano intorno all’attività fisica in acqua dolce non piace affatto. In attesa di conoscere che cosa ci sia di vero, e di non vero, le due società sportive, lo storico Centro nuoto massese e la giovane Rari Nantes, fremono per sapere di che vita vivranno, o di che morte moriranno, visto che non è ancora chiaro quando riaprirà la vasca coperta di viale Roma. Pare a settembre, un mese dopo la ripresa delle gare agonistiche, mentre l’olimpionica forse mai più. © RIPRODUZIONE RISERVATA