Variante Aurelia, idee con le ’mani legate’ Anas tira dritto: sboccherà davanti all’Opa

Secondo il progetto presentato il primo lotto dovrà passare lungo la ferrovia, superare il Canal Magro e costeggiare il mercato coperto

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di Francesco Scolaro

Il primo lotto della Variante Aurelia di Massa deve passare lungo la ferrovia, superare il Canal Magro per poi salire, affiancare la zona del mercato coperto e sboccare davanti all’ospedale del cuore “Pasquinucci”. Le alternative non ci sono per Anas. Come a dire: o la variante si fa così o non si fa proprio. Anas tira dritto e lo mette nero su bianco nelle integrazioni depositate alla Valutazione di impatto ambientale del Mite rispondendo alle osservazioni presentate dal Ministero della cultura tramite la Soprintendenza. "Per assolvere a queste funzioni", scrive in merito al bypass del centro città e dell’imbuto di Turano, "non risulta diversamente localizzabile si può affermare che l’intervento risulta, quindi, coerente con quanto previsto dal Pit".

Anas ricorda anche come sia meno impattante rispetto a una precedente previsione del 2010 in cui si pensava di fare una galleria artificiale cittadina di 1,7 chilometri con sottoattraversamento di via Carducci. Il progetto ora sottoposto alla Via invece ricalca, secondo Anas, viabilità già esistenti anche nel tratto di nuova realizzazione mentre sarebbe improponibile un’alternativa del tracciato spostata più verso Montignoso per non interessare le aree vincolate dal punto di vista paesaggistico. "Appare evidente che spostandosi verso est – sottolinea – avrebbe implicato l’avvicinamento ad un’area residenziale del vicino comune di Montignoso, con significative ripercussioni di carattere acustico" oltre a generare "delle significative interferenze con l’edificato esistente con conseguenti eventuali demolizioni ed aggravio del clima acustico e della qualità dell’aria in un’area densamente edificata". Per Anas questa resta la soluzione migliore ed è pronta ad attuare anche alcuni interventi di mitigazione e di inserimento ambientale in quella che definisce "l’unica area significativa dal punto di vista vegetazionale è rappresentata dall’area boscata posta al termine del corridoio di analisi, tra il Canal Magro e l’Ospedale".

Tre interventi: fasce di riqualificazione arborea lungo il Canal Magro, zone arbustive di contenimento dell’inquinamento, ricostruzione della macchia boscata per circa 4mila e 115 metri quadrati. In tutto la nuova area a verde sarà di 12mila metri quadrati. Anas ammette che l’opera potrebbe avere il maggior impatto proprio sulla salute umana dei residenti, per inquinamento atmosferico e acustico. "Dallo studio dei calcoli previsionali di simulazione emerge che le opere in progetto determinano un rilevante superamento dei livelli di rumore rispetto ai limiti di riferimento consentiti": saranno realizzate barriere acustiche in acciaio corten, con rivestimenti e colori compatibili. Unico intoppo ancora da verificare il perimetro del vincolo relativo agli usi civici per i quali si dovrà forse ancora coinvolgere la Regione e il Ministero per ottenere l’eventuale mutamento di destinazione.