In azione i... barbari della movida. Ne fa le spese la scalinata del Duomo

Sono i ragazzi del catechismo a ripulire tutto. Amorese: «Bisogna intervenire»

I bambini del catechismo hanno pulito la scalinata davanti al Duomo dalla sporcizia lasciata dai frequentatori della movida

I bambini del catechismo hanno pulito la scalinata davanti al Duomo dalla sporcizia lasciata dai frequentatori della movida

Massa, 15 ottobre 2018 - Domenica, giorno del Signore. Le porte del Duomo in fondo a via Dante sono aperte, pronte ad accogliere i fedeli per la messa in cattedrale, l’edificio religioso più importante della città. Ma lungo la gradinata lo spettacolo è dei più indegni: ovunque ci sono i resti dei bagordi del sabato sera. Bottiglie di birra e bicchieri di vetro abbandonati fino di fronte alle grandi porte del Duomo, qualcuno pure a pezzi con le schegge di vetro taglienti che possono diventare un pericolo per i bambini. E poi preservativi abbandonati in terra, resti di fugaci incontri amorosi nelle zone più buie intorno al Duomo. E’ l’effetto movida, quello del giorno dopo, di una città che la notte diventa terra di nessuno e gli avventori dei locali notturni ne approfittano per fare del loro peggio.

Ma il baccanale non sparisce al sorgere del sole, e neppure qualche ora dopo: resta lì, davanti agli occhi della città che si risveglia, sulla porta del Duomo. A rimettere a posto il disastro fatto dai baldi giovani del sabato sera sono stati anziani, bambini del catechismo e genitori appena usciti dalla messa del Duomo. Armati di scope e sacchi hanno spazzato via tutto il sudiciume rimasto per terra. Fra loro anche il parroco don Giulio Rossi.

"Ogni domenica mattina è così – spiega Alessandra Poggi, catechista e componente dell’Associazione Cattolica – troviamo i resti del sabato sera, in particolare di chi frequenta la zona dopo l’una di notte. Le altre volte a pulire erano stati alcui anziani della zona, stavolta lo abbiamo fatto noi catechisti, i fedeli e bambini. E coinvolgere i bambini voleva dire fargli capire il senso del rispetto per le cose", che chi ha lasciato bottiglie e cartacce non aveva davvero. E ahimè era così prima, con la precedente amministrazione, ed è così oggi. Per questo il consigliere Alessandro Amorese, di Fratelli d’Italia, lancia una proposta alla sua maggioranza e all’amministrazione.

"Abbiamo già parlato con il sindaco e alcuni assessori. Bisogna intervenire in maniera netta, con un giro di vite deciso che ancora non si è visto in città. Non si può tollerare un degrado del genere".

Due gli assi di intervento, secondo Amorese: «Invito la giunta ad applicare una ordinanza seria, mutuandola da quella di Pisa: alcuni elementi sono già nel regolamento di polizia urbana ma bisogna stringere il cerchio e controllare di più». Quindi, stop al divieto di vendita, anche per asporto, di bevande alcoliche dalle 21 alle 3 in contenitori di vetro o lattine (a meno che il consumo non avvenga all’interno dei locali o aree di pertinenza), con sanzioni salate per chi trasgredisce. Divieto di sedersi, sdraiarsi, dormire o anche solo mangiare e bere sul suolo pubblico o sui gradini di monumenti e luoghi di culto. L’altra azione prevede controllo e pulizia: "L’idea della giunta è di assumere nuovi agenti di polizia municipale che pattuglino le strade perché le ordinanze sono inutili senza controllo – prosegue Amorese – Infine so che il nuovo amministratore unico di Asmiu ha le idee molto chiare sul punto e noi siamo dalla sua parte: va rivisto subito il contratto di servizi in modo da inserire anche le operazioni di pulizia la domenica mattina in centro storico. E’ una battaglia di civiltà perché il degrado è simbolo del passato che va cancellato. Facendo anche un’operazione di informazione e di cultura con i proprietari dei locali: devono vigilare sui loro clienti".

FraSco