"Un’odissea dimostrare di aver pagato Gaia"

La singolare storia di Francesco Bogazzi, amministratore immobiliare di due edifici: "Solleciti inviati ai residenti: non si fidavano più"

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di Daniele Rosi

"Chiedo a Gaia di usare una comunicazione migliore per non crearmi nuovi danni". Non usa mezze misure Francesco Bogazzi, da circa 30 anni amministratore immobiliare, che racconta dei disagi patiti negli ultimi mesi a seguito di una comunicazione errata da parte di Gaia secondo la quale non risultavano pagamenti della fornitura idrica in due edifici. Una situazione a cui poi la stessa Gaia, dopo ulteriori verifiche, ha risposto scusandosi con Bogazzi in quanto il pagamento risultava in effetti essere stato effettuato. Una situazione non nuova secondo l’amministratore immobiliare, che ha raccontato di come spesso si creino questi disguidi frutto a suo giudizio di una errata comunicazione o di problemi nelle verifiche. "Sono stanco di questa situazione – racconta Francesco Bogazzi – e non è la prima volta che capitano inconvenienti simili. Sono qui a metterci la faccia e ho la documentazione a conferma di ciò che sto dicendo. In un primo momento Gaia aveva mandato l’avviso di mancato pagamento a tutti i condomini non avvisando il sottoscritto, mettendomi così in cattiva luce con gli inquilini, che hanno iniziato a dubitare della mia professionalità. Trovo scorretto avvisare prima i condomini e non direttamente l’amministratore in casi come questo". Il pagamento in questione, che poi anche stando a una nuova lettera di Gaia risulta essere stato effettuato, riguardava due edifici diversi in cui Bogazzi è amministratore, uno composto da 13 famiglie e uno da 18 famiglie. "Ho saputo della cosa a posteriori – prosegue - e fino a che Gaia non ha mandato la lettera di scuse, ho notato una mancanza di fiducia dei condomini intorno alla mia persona, nonostante io sapessi di aver fatto tutti i pagamenti, come poi è stato confermato. Se avessero mandato le comunicazioni a me, prima di avvisare ogni singola famiglia con una lettera nella cassetta della posta, non si sarebbe innescato quel dubbio su di me che molti per settimane hanno avuto, pensando che quei soldi fossero finiti chissà dove". Da questo episodio nasce la richiesta di Francesco Bogazzi direttamente a Gaia, a cui chiede maggior precisione in futuro per evitare nuovi equivoci come quello del mancato pagamento. "Essere amministratore non è facile e se a questo si creano anche situazioni spiacevoli come queste, la misura diventa colma. Il mio consiglio a Gaia è di controllare meglio e far sì che cose del genere non ricapitino. Io ho avuto un danno d’immagine".