Una pittrice dà vita al marmo Glauser prende casa a Torano

Residenza d’artista al via per la colombiana che vuol celebrare la vita. Successo per la serata dedicata a musica e poesia, ricordando le donne del ’44

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L’arte è di casa a Torano. Anche quest’anno il paese dei cavatori per la sua ‘Notte e giorno’ ha riproposto la residenza artistica dedicata a ‘Bernardo Rossi’. Quest’anno l’occasione di conoscere da vicino i segreti dei artisti e artigiani carraresi è stata data alla la pittrice colombiana Patricia Glauser. Sarà ospitata fino al 13 agosto nel laboratorio di Michele Monfroni dove, con la supervisione della tutor Ilaria Adrastea Bertagnini, potrà realizzare il progetto per cui è stata selezionata. Promossa dal Comitato Pro Torano con il patrocinio di Regione e Comune ed il fondamentale sostegno della Fondazione CrC, la residenza artistica Bernardo Rossi è alla seconda edizione. Lo scorso anno, gli artisti ospiti erano stati il siciliano Domenico Pellegrino ed il toscano Carlo Galli. L’artista colombiana aveva partecipato come artista a tre differenti edizioni di Torano Notte e Giorno e ora è tornata all’ombra delle Apuane sotto un’altra veste: "Il paese mi ha accolto molto bene – racconta Glauser – Mi stanno facendo sentire a casa e finalmente ho anche l’occasione di conoscere e godermi Carrara, i suoi laboratori, la sua storia. Non ho accettato di essere ospite della residenza per lavorare il marmo una sola volta, ma per iniziare un nuovo percorso artistico". In Italia dal 1998 dove era arrivata per studiare arte alla Lorenzo de Medici Art School di Firenze, città dove oggi vive e lavora, nel 2000 Glauser ha frequentato la scuola Art’E e nel 2001 si è iscritta iscrive all’Accademia di Belle Arti di Firenze dove si è diplomata in pittura nel 2006. Tantissime le mostre, i riconoscimenti ed i premi collezionati dall’artista colombiana in Italia che a Torano lavorerà per la prima volta il marmo con un blocco che è stato donato dalla Maac Marmi. "La residenza artistica – racconta l’artista – è un’esperienza incredibile. Sono onorata di avere avuto questa opportunità per cui ringrazio la comunità di Torano ed il direttore artistico Emma Castè. Il mio percorso artistico è molto lontano dalla pietra. Non immaginavo fosse così faticoso". Glauser si concerta poi sul proprio progetto. "Ho scelto – spiega – un pezzo di marmo grezzo e scuro. Ho immaginato una trasposizione della donna forte che dà la vita. Ho sempre cercato di esprimere la mia idea di arte attraverso la tecnica. Mi sono avvicinata a tutti i materiali contemporanei – resina, vetroresina – Ma il marmo è speciale".

Successo intanto per la serata dedicata a poesia, musica e arte: il salotto di Torano ha richiamato molte persone che hanno ascoltato con interesse le “narrazioni“ di Angela Maria Fruzzetti, la quale ha portato nell’antico borgo dei cavatori brani poetici che raccontano il lavoro in cava e gli “uomini del marmo“. Oltre che, parlando di montagna, l’epopea delle donne che nell’inverno del 1944-45 intrapresero quegli aspri sentieri per portare oltre le Apuane qualche pugnello di sale in cambio di farina, salvando la popolazione dalla fame. Il tema ha riportato alla memoria la terribile estate del 1944, l’estate delle stragi nazifasciste raccontate nei libri di Fruzetti, "Albertina e le altre" e Impronte sulla neve". Argomenti trattati con preparazione dalla docente Rosaria Bonotti che ha dialogato con l’autrice, intervallandosi con l’attore Fernando Petroli e la lettura di brani e poesie, accompagnate dal cantautore Marco Alberti.