L’armadio dei ricordi è stato aperto al Teatro della Rosa dagli studenti del Liceo Malaspina per la Giornata della Memoria organizzata da Anpi, Istituto storico della resistenza apuana con la scuola e dal Comune di Pontremoli con la partecipazione dell’Unitre. Durante l’incontro si è tenuta la presentazione del volume “Schiavi di Hitler“, che sarà pubblicato entro marzo ed è frutto della collaborazione tra la classe 5 B del Malaspina, coordinata dalla docente Manuela Ribolla e l’Isra. "“Schiavi di Hitler“ è una corposa ricerca su fonti diverse: dalle banche dati online al materiale conservato nell’archivio di Stato della SS. Annunziata a Pontremoli. Ma le fonti più interessanti sono state le memorie e le lettere degli internati fornite al gruppo di lavoro dalle famiglie", ha detto il professor Angelo Angella che ha seguito per l’Isra la ricerca che è uno studio sulla liberazione dei campi di concentramento dal 27 gennaio all’aprile-maggio del 1945. Le cronache dal lager sono una sorta di reportage dalle tenebre della ragione senza retorica e un pugno nello stomaco per risvegliare la coscienza civile. Si è così venuti a conoscenza di storie toccanti che riguardano numerosissime famiglie lunigianesi i cui nonni o bisnonni sono stati internati come militari e civili nei campi di lavoro nazisti in Austria, Germania o Polonia. Sono numerosi i progetti scolastici formativi dei Licei Linguistico e delle Scienze Umane "Malaspina, relativi a queste tematiche. Negli anni scorsi era stata realizzata la ricerca biennale sul tema “I Sommersi e i Salvati: Identità e sorte degli ebrei residenti a Pontremoli al tempo delle leggi razziali“ che hanno raccontato cinque storie di famiglie a cui le “leggi vergogna“ hanno cambiato la vita. Erano presenti la preside Sylva Arrighi, il presidente dell’Isra Paolo Bissoli con il professor Angelo Angella, la vicesindaca Clara Cavellini con l’assessore Annalisa Clerici. "E’ bello condividere e celebrare la giornate della Memoria - ha detto la dirigente scolastica - Tragedie da tenere sempre presenti per non disperdere quelle esperienze tragiche. La scrittura fa riflettere sui valori". N.B.