Un “contratto” Il fiume risorsa per il turismo

Parco, Consorzio, associazioni e Comune capofila. Molte proposte per il rilancio della montagna

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Frigido, non c’è solo la sicurezza idraulica. Il principale corso d’acqua della città di Massa è infatti una preziosa risorsa anche sotto il profilo turistico e ambientale dalla sorgente fino almeno al parco fluviale. Per la sua valorizzazione è iniziato un percorso partecipato, coordinato da Comunità Interattive, che si chiama ‘Contratto di fiume Frigido’, finanziato tramite bando regionale, di cui è capofila il Comune di Massa ma di cui fanno parte anche altri enti, come Parco delle Alpi Apuane e Consorzio, oltre a tante associazioni. Al momento il percorso di definizione delle azioni positive da mettere in campo prosegue ma qualche cosa bolle in pentola, come emerso anche dagli ultimi incontri dell’assemblea di bacino che si sono svolti fra fine febbraio e inizio marzo.

Proviamo a mettere in fila alcune delle proposte già sul piatto che ovviamente avranno bisogno di ulteriori approfondimenti e incontri per arrivare all’approvazione. Il Comune di Massa, che è poi l’ente principale, propone la rigenerazione dell’area della filanda e la sua valorizzazione come museo dell’archeologia industriale. L’associazione Eventi sul Frigido propone il censimento degli antichi ponti, per esempio, l’intitolazione del ponte del ’Palazzo Operaio’ di Forno alle filatrici e apporre un pannello esplicativo per il ponte dedicato ad Amabile Alberti. Asmiu e Consorzio di Bonifica potranno collaborare all’aumento della fruibilità del parco fluviale del fiume attraverso cartelli segnaletici, la pulizia del fiume, posizionando anche cestini nel parco fluviale, manifestazioni ricreative con studenti e manifestazioni sportive lungo l’anello di 6 chilometri. L’associazione Aquilegia ha proposto interventi sui sentieri per connettere Antona, Pian della Fioba, Valle di Renara (progetto peraltro finanziato dal Parco).

L’associazione 31 Settembre una passeggiata sul frigido da Borgo del Ponte alla zona dell’Obelisco, dove inizia il parco fluviale, con la valorizzazione di sentieri pedonali e accessi al fiume, dei sentieri di mezza costa. Sempre su percorsi e sentieri, c’è il Cai che vuole ripristinare il sentiero che da Castagnetola raggiunge Canevara dal ponte di ferro a Borgo del Ponte fino al paese di Canevara. Apuania Frigido propone di riaprire i sentieri di accesso al fiume chiusi da tempo, dalla gora di Canevara al fiume.

L’associazione Il Bivacco propone percorsi sul Frigido dalla sorgente alla valle dedicati alle scuole. Poi ci sono altri obiettivi più generici: divieti di sosta per scoraggiare l’uso delle auto e incoraggiare il turismo sostenibile; bus navetta per i borghi montani. Persino non aumentare il numero di cave e l’estrazione, per ridurre i mezzi pesanti. Poi potenziare infrastrutture di mobilità dolce o programmare una settimana di iniziative sul Frigido. Di carne al fuoco ce n’è tanta, d’altronde il Frigido è sorgente non solo d’acqua ma anche di sogni e proposte. Chissà quale riuscirà a vedere la luce.

Francesco Scolaro.

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