
Creare un ambiente il più possibile somigliante a uno familiare. E’ con questo spirito che è stato pensato, progettato e – adesso – inaugurato il “Centro accoglienza Cinacchi-Picchiotti”dedicato a mamme e bambini. Il taglio del nastro a nome della Cooperativa sociale “L’abbraccio” è andato in scena lo scorso 9 maggio. "L’idea – afferma la Silvia Tofanelli, psicologa-psicoterapeuta e vicepresidente – nasce dalla possibilità di avere due unità immobiliari a misura di bambino con grandi spazi esterni, da dedicare a nuclei monogenitoriali o mamme da sole all’interno di un percorso riabilitativo, di recupero e di sostegno a 360 gradi. Sono realtà difficili che, oggi più che mai, ci vengono attenzionate e di cui osserviamo una crescita".
Questo progetto nasce dall’ampliamento della prima Casa Accoglienza “La Magnolia” accreditata nel 2019 a cui, oggi, si aggiunge “Casa Pierina”. "La cura, lo spazio e l’attenzione da dedicare ai nuclei sono il nostro primo obiettivo – aggiunte Tofanelli – L’impronta che da sempre abbiamo dato alle nostre buone prassi, è quella di un ambiente che più si avvicina ad uno familiare (anche nella scelta dell’arredamento, delle case)". "Siamo cresciuti – afferma Massimiliano Buonocore, educatore e presidente – non solo come team lavorativo e di numero di strutture ma anche come persone. Dalla nostra fondazione, nel 2018, ad oggi abbiamo attraversato storie, persone, esperienze che ci hanno confermato sempre di più che il nostro non è solo un lavoro ma un contributo ad un miglioramento della qualità di vita oltre che della tutela minorile".
"Ognuno di noi – dice ancora la dottoressa Tofanelli – ha una sua professionalità e un’umanità che ci permette di vedere lo stesso nucleo da punti di vista differenti. Le nostre équipe sono formate da personale specializzato e formato al quale chiediamo, non solo di lavorare ma anche di condividere gli obiettivi della nostra cooperativa. L’aiuto, il sostegno, l’umanità, la mission: aiutare coloro che, per vari motivi, sono in difficoltà (economica, sociale, psicologica, relazionale, educativa) ed offrirgli un’esperienza riparativa diversa sotto molti aspetti. Oggi per noi, affermano i rappresentanti, è un grande giorno ricco di emozioni: il centro accoglienza è dedicato alla parte di famiglia che non ha potuto vedere ciò che oggi è per noi una strada umanitaria e di aiuto ai più fragili: senza di loro e senza la famiglia che invece è presente oggi con noi, avremo sicuramente avuto molte più difficoltà a realizzare questo progetto. Il nostro ringraziamento va quindi alle nostre famiglie (presenti e passate), alle équipe che lavorano al nostro fianco tutti i giorni e a tutte quelle persone che scelgono di fare questo viaggio con noi. Siamo fermamente convinti che come Operatori facciamo il nostro lavoro al 110%, ma allo stesso tempo anche i nostri nuclei ci donano moltissime esperienze ed emozioni di cui facciamo tesoro". All’inaugurazione, oltre agli operatori della struttura, erano presenti Laura Cinacchi il marito Giancarlo Tofanelli e Umberto Giorgi vicepresidente Federsolidarietà.