Un altro cadavere trovato tra i rovi e i rifiuti La seconda vittima è una parrucchiera trans

Orrore lungo via Bradiola: Carlo ’Camilla’ Bertolotti probabilmente ucciso a colpi di pistola. Molti punti di contatto col primo omicidio

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di Carlo Galazzo

Uccisa con un colpo di pistola, poi trasportata poco lontano, a circa 700 metri di distanza cercando anche di occultare il cadavere con foglie e rifiuti. Una fine orribile per una trans di 43 anni, Carlo Bertolotti, per gli amici Camilla, da un anno residente ad Albiano Magra dove si era trasferita dopo che la sua abitazione di Ceparana era andata a fuoco. In quella località aveva anche un proprio negozio di estetista. Attualmente svolgeva l’attività di parrucchiera alla Spezia. E’ la seconda vittima in un paio di giorni della furia omicida di un killer che ha colpito nel giro della prostituzione sarzanese. Difficile infatti non fare un collegamento fra la morte della Bertolotti e quella di Nevila Pjetri, 35 anni, albanese residente a Massa, picchiata e uccisa con un colpo di pistola nella notte fra sabato e domenica, come avrebbe confermato l’autopsia di ieri, poi trasportata in via Marinella nel tratto che si chiama Papa Giovanni XXII, dove è stato trovato il corpo. Per questo delitto i carabinieri della reparto investigativo della Spezia con i colleghi della compagnia di Sarzana, come riferiamo in altra pagina, a tempo di record hanno già disposto un fermo di indiziato di delitto a carico di un artigiano di 32 anni di Carrara sul quale secondo quanto affermano gli investigatori dell’Arma sarebbero stati raccolti numerosi gravi indizi. Da parte di carabinieri e polizia sono inoltre in corso ulteriori accertamenti sulla tragica fine di Carlo Bertolotti e su eventuali punti di contatto con il primo omicidio. Le modalità con cui è stata uccisa Camilla del resto sono identiche e addirittura i due delitti potrebbero essere stati effettuate la stessa notte. Anche in questo caso sarà l’autopsia che verrà effettuata dall’anatomopatologa Susanna Gamba a dare una risposta molto importante al fine dell’indagine. Attualmente il cadavere della Bertolotti si trova nella camera mortuaria dell’ospedale della Spezia dove è stato trasportato ieri mattina dopo il ritrovamento. Il cadavere della trans è stato scoperto dai poliziotti del commissariato di Sarzana che è diretto dal vice questore Annamaria Ciccariello, ieri mattina attorno alle 7,30, in via Bradiola poco distante dalla zona all’inizio del viale XXV Aprile dove stazionano ormai da anni i trans, alcuni dei quali di origine brasiliana. Un posto appartato via Bradiola frequentata nel cuore della notte per consumare rapporti clandestini. L’allarme per la scomparsa di Camilla era scattato però molte ore prima del ritrovamento del suo cadavere dopo che gli amici si erano rivolti ai carabinieri di Aulla denunciandone la scomparsa. Le ricerche erano rimbalzate ai colleghi della compagnia di Sarzana che le avevano subito attivate. Allargandole anche alle altre forze dell’ordine. Attorno alle 3 i carabinieri avevano individuato una vecchia Ford Fiesta senza la targa posteriore con gli interni a soqquadro, teatro di una possibile lotta fra la trans e il cliente, all’interno c’erano due bossoli calibro 22 di una Berretta 6,35 di dimensioni ridotte. La stessa arma con la quale sarebbe stata uccisa Nevila Pjetri con un colpo sparato sotto l’orecchio sinistro. A scoprire il corpo di Carlo Bertolotti sono stati però i poliziotti del commissariato di Sarzana che usando tecniche tradizionali, facendo riferimento alle tracce lasciate dall’omicida sono arrivati al cadavere di Camilla. Un sapralluogo durato un paio d’ore, alla luce delle torce, nel corso del quale i poliziotti del commissariato sarzanese che ora stanno indagando su questo omicidio, hanno trovato un chimono, una cintola e pantaloni tutti indossati dalla vittima. Poi il suo corpo seminudo coperto da foglie e rifiuti che, a quanto sembra, secondo una prima analisi si sarebbe trovato in quella zona da molte ore. Per l’intera mattinata poi fin oltre le 12, sul posto dove è stata trovata l’auto sono intervenuti anche una squadra dei vigili del fuoco del distaccamento di Sarzana, personale del gabinetto regionale della polizia scientifica e della squadra mobile della Spezia che unitamente ai colleghi del commissariato di Sarzana hanno effettuato tutti gli accertamenti necessari alla ricerca di ulteriori indizi.