MARINA DI MASSA
Una lettera al Ministero delle infrastrutture per chiedere che "venga ripristinato il progetto del 2021 per l’Ugo Pisa, visto che il nuovo contiene previsioni in grado di far perdere i finanziamenti del governo". Il Comitato Ugo Pisa si è riunito ieri mattina di fronte al Centro Sub Alto Tirreno, facendo il punto.
"Siamo preoccupati che il parco perda la sua valenza e che i soldi stanziati vadano ridati indietro – ha detto Nicola Cavazzuti, parlando a nome del Comitato – Abbiamo ricostruito la storia del progetto e ci sono cose che non funzionano. Si inizia con una delibera di giunta a marzo 2021 con cui si è approvato un progetto: in base alle direttive del Pinqua, venivano messe in fila criteri tali per cui il progetto stesso era risultato idoneo. Ci è stato detto che la richiesta di rimodulazione del progetto inoltrato al Ministero rispetta gli obiettivi. Ma non rispetta i criteri del Pinqua e, tra questi, due in particolare riguardano il parco. Uno sul consumo di suolo zero – e il progetto del 2021 era a consumo zero, eccezion fatta per un’area multidisciplinare di 400 mq – L’altro era il rispetto architettonico e il mantenimento delle realtà del territorio, relativo agli interventi di costruzione di abitazioni (il progetto del 2021 prevedeva un restyling ampio e il consolidamento). Nonostante ci fosse una criticità sismica rilevata da una relazione del 2017. Il Ministero a ottobre 2021 giudica il progetto valido: prende il massimo su questi due punti. Viene approvato, entra nel Pnrr a gennaio 2022 e va avanti. A dicembre l’amministrazione fa un impegno di bilancio, portando l’allegato di computo metrico del 2021: fino al 31 dicembre il progetto è questo. Ad aprile 2023 si incarica una società di Lucca per la progettazione ma il progetto era già quello del 2021 approvato con impegno di spesa d 15 milioni. La società presenta delle tabelle e quella per la parte a mare è datata 30 giugno scorso: è emerso che la modifica del progetto è avvenuta dopo la relazione sismica di una società di Spezia secondo cui non si può più fare il restauro ma si deve demolire e ricostruire. Peccato il progetto sia del 30 giugno, mentre la relazione sismica sia di metà luglio, successiva al progetto di modifica. Temiamo che venendo a mancare il rispetto dei criteri, l’identita storica sia azzerata e messo in difficoltà il punteggio che aveva agevolato i finanziamenti. E il consumo di suolo? Prima era zero, oggi si consumano 1,76 ettari di terreno. Secondo la tabella di impermeabilizzazione, si passa da una superficie permeabile di 10mila mq a 84mila. E gli 8mila mq di impianti sportivi sono una netta violazione dei criteri per cui il Comune ha preso i soldi. Le piogge aggraveranno la situazione: se andiamo a impermeabilizzare ci sarà un’ulteriore riduzione. Il progetto è contro il Pinqua e il Pnrr ma anche contro il clima. Al Ministero proponiamo di ripristinare il progetto del 2021. Restaurando il parco, abbattendo gli alberi malati e rendendolo luogo di resilienza rispetto ai cambiamenti climatici".
Irene Carlotta Cicora