Il dirigente del Comune di Massa, l’architetto Fabrizio Boni, rilascia l’autorizzazione paesaggistica per l’intervento di messa in sicurezza e riqualificazione ambientale dell’ex colonia Ugo Pisa bypassando anche quelle che sono state le prescrizioni emesse dagli architetti della Conferenza Paesaggistica riunitasi fra ottobre e novembre, con il via libera della Soprintendenza per le belle arti e della Soprintendenza per il Pnrr. Lo fa anche grazie all’accordo sottoscritto dal Comune di Massa con Regione Toscana e Ministero sul progetto già approvato. Peraltro una commissione che si era spaccata e aveva rilasciato il parere favorevole, con prescrizioni, solo a maggioranza mentre l’architetto Nicola Gallo lo aveva bocciato in tutto. Gallo era stato drastico evidenziando, in sintesi, che si andava a demolire una colonia "parte di un contesto paesaggistico identitario per la costa apuana", la "costruzione di nuovi volumi con aumento di consumo di suolo, modifica dello skyline fronte mare che limitano le visuali paesaggistiche", "in contrasto con il Pit". Il parere favorevole degli altri membri della commissione paesaggistica invece chiedeva al Comune di realizzare "rivestimenti esterni in marmo locale", soprattutto bianco, e realizzazione di ‘tetto giardino’ su tutte le superfici piane di copertura degli edifici.
Pareri e proposte tutti cassati dal dirigente comunale su richiesta del Responsabile unico del procedimento per il progetto. Perché? Gli uffici si fanno forza dell’accordo Regione-Soprintendenza e il parere unico regionale favorevole della conferenza dei servizi sulla variante al Ru, che quindi scavalca ogni possibile prescrizione degli architetti. In merito al rivestimento in marmo, l’indicazione rappresenta " un aggravio di costi notevole e non compatibile con le risorse finanziarie attualmente disponibili" così come la realizzazione di ‘gardini’ sui tetti dove invece devono andare i pannelli fotovoltaici. E visto che il parere della commissione è obbligatorio ma non vincolante, "non si ritiene ottemperabile" e si bypassa grazie anche all’ok rilasciato nelle prime due settimane di novembre da Soprintendenza archeologica e Soprintendenza speciale per il Pnrr.