Tutti uniti per la “Fivizzano-mare” "Grande occasione per il turismo"

Il sogno rimasto nel cassetto della Provincia da 30 anni viene rispolverato dal Centro studi De Gasperi

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MASSA

Il sogno della strada di scorrimento veloce che collega Reggio Emilia a Fivizzano e alla costa apuana è iniziato con un’idea della Provincia ed è forse con l’impegno della stessa istituzione che si potrà realizzare. Almeno questa è la speranza del presidente del Centro Studi De Gasperi, Luciano Faenzi (nella foto), che nei giorni scorsi ha scritto al presidente Gianni Lorenzetti, con la speranza che il progetto della ‘Direttissima Fivizzano-mare’ torni al centro dell’agenda. Un invito che arriva a pochi giorni di distanza dalla proposta lanciata da due fivizzanesi, Michael Santini e Franco Mazzoni, di costituire un comitato intitolato al professor Luigi Chinca – recentemente scomparso -, grande sostenitore della strada di scorrimento veloce, che per 30 anni ha lottato per la sua realizzazione raccogliendo documenti e studi. I due hanno già scritto alla Regione e al presidente Eugenio Giani, ai sindaci lunigianesi e ai consiglieri del territorio eletti a Firenze. E adesso hanno anche il supporto del Centro Studi De Gasperi che ha fatto invece appello alla Provincia.

D’altronde è proprio l’amministrazione di Palazzo Ducale che nel 1958 "ordinò all’ingegner Cerruti un progetto di massima per una strada di collegamento di Fivizzano con Carrara e Massa – ricorda Faenzi -. Il progetto prese poi il nome di ‘Direttissima Fivizzano-mare’, fu approvato e lasciato in eredità all’amministrazione successiva".

Fra alti e bassi, modifiche e varianti quel progetto non vide mai comunque la luce. Anche per motivi politici e forse di campanile, come rimarca Faenzi: "Massa e i suoi esponenti politici non si sono mai veramente impegnati; Carrara ha proseguito col suo orgoglioso individualismo". La nuova occasione secondo Faenzi potrebbe arrivare con le elezioni provinciali "per recuperare il progetto e includerlo nella programmazione di nuove infrastrutture per la mobilità sostenibile, finanziabili con le risorse del Recovery fund". L’infrastruttura per il Centro Studi De Gasperi porterebbe vantaggi a Massa, "priva di un collegamento diretto con il proprio territorio", e a Fivizzano, troppo isolato rispetto al resto del territorio, "come un’appendice. Può diventare un comune appetibile per l’industria turistica, con le oltre 90 frazioni che si snodano fra colli, altipiani e cucuzzoli, ognuno con le sue chiese, campanili e piazze. Un migliorato collegamento fra Emilia e costa può rappresentare una ulteriore opportunità per la provincia".