Continua a fare discutere lo spopolamento di Carrara scesa sotto i 60mila abitanti evidenziato dallo studio dell’Isr, che non va inteso come Carrara città, ma come comprensorio che va dai monti al mare. Ecco quali sono le cause per Pietro di Pierro della Pro loco sulla via Francigena: "I motivi sono diversi quartiere per quartiere – scrive – a Marina il problema è il costo per l’acquisto e per l’affitto in presenza del mercato delle seconde case, ad Avenza è il degrado a rendere meno appetibili le case, per le adiacenze si va dalla concentrazione di edilizia popolare a Bonascola al più recente miglioramento abitativo delle villette di Monteverde, Marasio, Fossone. I borghi montani risentono di un andamento nazionale. Il centro, limitato dalle colline, non poteva espandersi oltre, ma è anche vittima del suo essere misto e col derivante problema del parcheggio. Capita di ascoltare commenti come bisogna riportare le scuole in centro o non ci sono più gli uffici. Avenza ha perso quattro scuole e l’Università del tempo libero (ma non per questo la Asl, che le ha ricevute insieme al lascito Crudeli, risulta aver brillato nella resa). Il centro storico non ha bisogno né di più scuole né di più uffici, ma di più turisti".  Le ragioni dello spopolamento dei paesi a monte nelle parole di Tiziano Baldi presidente della pro loco Codena: "Nei paesi c’è lo spopolamento perché mancano i servizi – dice – è normale che quando in un paese vengono a mancare un bar o un alimentari, che sono presidi pubblici, i giovani vadano altrove. In piccolo nei pesi a monte con le Pro loco ci stiamo riappropriando dello spirito di comunità, e piano piano ci stiamo riuscendo. Per rilanciare i paesi servono servizi, corse dell’autobus più frequenti, una maggior presenza della polizia municipale. Su Carrara andrebbero aboliti i parcheggi a pagamento e messi anzi a Marina, così da usare i soldi per organizzare eventi che portino gente a Carrara tutto l’anno". Per la Pro loco di Marina parla la presidentessa Roberta Branzanti: "Lo spopolamento c’è perché la gente non fa più figli – dice – è un mondo incerto. Per Carrara non ci sono offerte di lavoro in Provincia, le fabbriche chiudono e i 50enni restano senza lavoro, in generale le famiglie sono costrette e a migrare dove c’è lavoro. I negozi chiudono perché non c’è gente e le bollette sono schizzate alle stelle".  Alessandra Poggi

Cronaca

Continua a fare discutere lo spopolamento di Carrara scesa sotto i 60mila abitanti evidenziato dallo studio dell’Isr, che non va inteso come Carrara città, ma come comprensorio che va dai monti al mare. Ecco quali sono le cause per Pietro di Pierro della Pro loco sulla via Francigena: "I motivi sono diversi quartiere per quartiere – scrive – a Marina il problema è il costo per l’acquisto e per l’affitto in presenza del mercato delle seconde case, ad Avenza è il degrado a rendere meno appetibili le case, per le adiacenze si va dalla concentrazione di edilizia popolare a Bonascola al più recente miglioramento abitativo delle villette di Monteverde, Marasio, Fossone. I borghi montani risentono di un andamento nazionale. Il centro, limitato dalle colline, non poteva espandersi oltre, ma è anche vittima del suo essere misto e col derivante problema del parcheggio. Capita di ascoltare commenti come bisogna riportare le scuole in centro o non ci sono più gli uffici. Avenza ha perso quattro scuole e l’Università del tempo libero (ma non per questo la Asl, che le ha ricevute insieme al lascito Crudeli, risulta aver brillato nella resa). Il centro storico non ha bisogno né di più scuole né di più uffici, ma di più turisti". 
Le ragioni dello spopolamento dei paesi a monte nelle parole di Tiziano Baldi presidente della pro loco Codena: "Nei paesi c’è lo spopolamento perché mancano i servizi – dice – è normale che quando in un paese vengono a mancare un bar o un alimentari, che sono presidi pubblici, i giovani vadano altrove. In piccolo nei pesi a monte con le Pro loco ci stiamo riappropriando dello spirito di comunità, e piano piano ci stiamo riuscendo. Per rilanciare i paesi servono servizi, corse dell’autobus più frequenti, una maggior presenza della polizia municipale. Su Carrara andrebbero aboliti i parcheggi a pagamento e messi anzi a Marina, così da usare i soldi per organizzare eventi che portino gente a Carrara tutto l’anno". Per la Pro loco di Marina parla la presidentessa Roberta Branzanti: "Lo spopolamento c’è perché la gente non fa più figli – dice – è un mondo incerto. Per Carrara non ci sono offerte di lavoro in Provincia, le fabbriche chiudono e i 50enni restano senza lavoro, in generale le famiglie sono costrette e a migrare dove c’è lavoro. I negozi chiudono perché non c’è gente e le bollette sono schizzate alle stelle". 
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