
Trionfa “La cambiale di matrimonio” al Teatro degli Animosi Dieci minuti di applausi per l’allestimento di “Marmo all’opera”. Dopo quasi vent’anni torna un’opera completa a Carrara e questo ha scatenato l’entusiasmo dei melomani carraresi. Tutto il teatro con applausi ritmati ha decretato un successo trionfale. Per tutti: ad iniziare dai sei protagonisti, tutti giovani e vincitori della terza edizione del concorso internazionale appena concluso. In soli otto giorni hanno debuttato nell’opera che il genio di Rossini ha composto a soli 18 anni. Maria Rita Combattelli (allieva della grande Jessica Pratt) ha disegnato una Fanny perfetta per grazia ed eleganza, sfoderando con maestria un registro acuto ragguardevole.
Il temperamento della napoletana Camilla Carol Farias ha messo in evidenza il carattere scaltro di Clarina con voce generosa e agilità perfette. Il quartetto maschile non è stato da meno ad iniziare dal più navigato del cast, Giulio Alessandro Bocchi, un ottimo Norton e dal tenore Luigi Coffa che ha conferito a Milfort il giusto carattere dell’innamorato.
Mattatori della serata i due “buffi” che hanno saputo giustamente distinguersi con cifre stilistiche diverse: il padre Tobias Mill più compassato e lo scatenato Slook di Jorge Eleazar. Il basso Omar Cepparolli ha colpito per la sua voce granitica ed espressiva nei recitativi e la sicurezza anche del registro acuto e il baritono messicano ha regalato un travolgente Slook: attore, ballerino, ginnasta insieme ad una voce brunita con agilità sbalorditive. Ottima l’orchestra de I Musici di Parma, condotta dal giovanissimo Arturo del Bo. Ma la carta vincente di questa produzione carrarese è stata la messinscena geniale del regista Daniele Piscopo capace di far convivere sul piccolo palcoscenico l’impianto scenico e l’orchestra, complice la scenografia del giovane Riccardo Roggiani (21 anni) e dell’assistente Giulia Bonuccelli, nonché dell’eccellente trucco e parrucco di Mirella Di Tiro. Piscopo, star internazionale, ha “allargato” lo spazio del palcoscenico a tutto il teatro usando anche la platea per l’ingresso di alcune scene dei cantanti coinvolgendo tutto il pubblico e disegnando una regia intelligente, rispettosa della tradizione innovativa con i costumi di Arte Scenica di Reggio Emilia. Da segnalare che la prova generale era aperta gratuitamente agli studenti delle scuole medie e superiori che, attenti ed entusiasti, hanno anticipato il successo. Il cast era il medesimo ad eccezione di Fanny della coreana Seyoung Kang e del giovane direttore Davide Girolimetti. I due giovani direttori sono allievi del grande Maestro Daniele Agiman che ha curato la preparazione dell’intero progetto, reso possibile anche grazie alle borse di studio della Fondazione Vando D’Angiolo.