Ultimatum a Regione e Ferrovie, la rivolta dei sindaci: "Ripristinate i treni eliminati"

Mozione in Regione: "Inutile istituire commissioni per le aree interne e poi usare la scure sulle linee ferroviarie"

La stazione ferroviaria di Pontremoli

La stazione ferroviaria di Pontremoli

Lunigiana, 16 dicembre 2022 - Tre sindaci chiedono al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani di ripristinare il capolinea ferroviario di Pontremoli nelle corse di andata e ritorno per Firenze. Il primo a lamentarsi è stato il pontremolese Jacopo Ferri, poi con il sindaco di Villafranca Filippo Bellesi ha inviato a Giani, all’assessore alla Mobilità Stefano Baccelli e ai capigruppo dell’assemblea regionale una richiesta di ripristino delle corse regionali con i capolinea attivi sino a sabato scorso.

Nello stesso tempo ha preso posizione anche il sindaco di Tresana Matteo Mastrini. "Non c’era alcun motivo per privare la Lunigiana di queste due corse dirette – scrive in una nota – e invece ce ne sono molti per chiedere che siano immediatamente ripristinate. Studenti e lavoratori saranno come sempre i soli a pagare queste scelte devastanti". In alcuni casi fatti gli utenti dovranno anticipare la partenza da Pisa e Firenze, in altri addirittura posticiparla.Una scelta che potrebbe avere riflessi negativi anche per l’ambito turistico della Lunigiana.

«Si stanno facendo tantissimi sforzi per migliorare l’offerta turistica e i numeri sono confortanti – aggiunge –. Certo che se il legislatore agisce così e priva il territorio dei trasporti si rischia vanificare quanto di buono fatto finora dai Comuni". Il capogruppo di Forza Italia Marco Stella con una mozione presentata al Consiglio regionale della Toscana, ha chiesto l’immediato ripristino delle corse tagliate. "E’ inutile – sottolinea – istituire commissioni per le aree interne e parlare di Toscana diffusa quando poi si utilizza la scure sulle linee ferroviarie. Occorrerebbe collegare di più e meglio le zone periferiche e marginali al capoluogo di Regione, invece si agisce all’esatto contrario. Spero che Regione e Trenitalia si rendano conto in tempi brevi dell’errore commesso e ritornino indietro".

La stazione di arrivo-partenza di una delle coppie di treni che collegava direttamente Pontremoli e Firenze ora è diventata La Spezia. Si tratta dei convogli 18423 Pontremoli (18.21)-Firenze (21.08) e 18375 Firenze (14.53)-Pontremoli (17.39). "Anche le coincidenze per i pendolari non sono garantite – sottolineano Ferri e Bellesi – Per esempio rispetto al treno delle 14.53 non sono previste coincidenze verso la Lunigiana a Vezzano Ligure.

Addirittura, il regionale n. 19296 La Spezia-Parma, che potrebbe essere utile, non prevede la fermata a Vezzano. Ma al di là di ciò riteniamo davvero grave che come al solito si scelga di penalizzare gli utenti-pendolari toscani e lunigianesi, quasi a voler incentivare il già crescente spopolamento delle nostre valli montane". Per il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Vittorio Fantozzi, vicepresidente della Commissione Sviluppo economico, e per il deputato Alessandro Amorese la provincia di Massa Carrara paga l’ennesimo pesante taglio. Secondo l’ex parlamentare Cosimo Ferri la Lunigiana dovrebbe reagire compatta. "Anche la Provincia di Massa Carrara deve difendere la Lunigiana e non stare in silenzio – scrive –. Bisogna poi fare attenzione anche ad un altro argomento significativo quello del taglio delle corse in Lunigiana del trasporto pubblico locale ( ci saranno meno corriere)".

N.B.