La tragedia della Jolly nero: assolto il pilota

Nella tragedia avvenuta a Genova la sera del 7 maggio 2013 perse la vita (isieme ad altre 8 persone) anche il sottufficiale carrarese Gianno Iacoviello

La torre dei piloti disintegrata dalla Jolly Nero

La torre dei piloti disintegrata dalla Jolly Nero

Massa Carrara, 21 gennaio  2019 - Il pilota  Antonio Anfossi era ignaro delle avarie della Jolly Nero. I membri dell’equipaggio della portacontainer della compagnia Messina, la sera del 7 maggio 2013, non gli dissero nulla quando prese il timone per condurre l’imbarcazione fuori dal porto facendola invece schiantare contro la Torre piloti abbattendola e causando la morte di nove persone tra cui il sottufficiale carrarese Gianni Iacoviello. Per questo i giudici della corte d’appello di Genova lo hanno assolto, modificando la sentenza di primo grado nella quale gli erano stati inflitti 4 anni e due mesi.

È il colpo di scena della sentenza d’appello per la tragedia avvenuta nel porto di Genova. Assoluzione confermata per Giampaolo Olmetti, comandante d’armamento, e per il terzo ufficiale Cristina Vaccaro. Alla lettura della sentenza Adele Chiello, mamma di Giuseppe Tusa (una delle vittime), ha urlato: «Ho perso sei anni della mia vita. I potenti non si toccano». I suoi legali hanno annunciato che impugneranno in Cassazione. I giudici hanno ridotto la condanna al comandante della Jolly Nero Roberto Paoloni (da 10 anni e 4 mesi a 9 anni e 11 mesi). In primo grado il primo ufficiale della nave cargo Lorenzo Repetto era stato condannato a 8 anni e 6 mesi (pena confermata) e a 7 anni il direttore di macchina Franco Giammoro (confermata). La compagnia Messina era stata condannata al pagamento di un milione e 500 mila euro perché ritenuta responsabile di illecito amministrativo relativo al comportamento del comandante. La pena è stata confermata.