Tour virtuali nel castello di Lusuolo E museo della memoria interattivo

Tra i progetti finanziati dal Pnrr per le infrastrutture sociali quelli presentati dai Comuni di Mulazzo e Bagnone

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Anche se il Pnrr in Toscana va a passo di lumaca con 21 progetti conclusi su 2.990, la Lunigiana può vantare due esempi positivi. Tra i progetti finanziati dal Pnrr per le infrastrutture sociali si contano quelli dei Comuni di Mulazzo e Bagnone. Entrambi riguardano allestimenti multimediali, rispettivamente del Castello di Lusuolo e del Museo Archivio della Memoria. Mulazzo ha ottenuto 300mila euro con l’obiettivo di coinvolgere e far interagire attivamente il pubblico durante la visita, moltiplicando i livelli di narrazione e creando percorsi diversi per fasce distinte di visitatori.

"Siamo felici per il finanziamento del Pnrr finalizzato all’allestimento multimediale del Castello di Lusuolo - spiega il sindaco Claudio Novoa - Il progetto consentirà di creare una serie di contenuti tecnologici per lanciare sulla scena turistica questo magnifico fortilizio. I fondi ci consentiranno anche di abbattere le barriere architettoniche favorendo un approccio inclusivo alle persone con disabilità. Il format culturale consente di far ripartire l’interesse per il Museo dell’Emigrazione “Gente di Toscana“, nato nel 2004, dove già sono attive biblioteca, mediateca, sala conferenze e uno spazio per la visione o l’ascolto di audiovisivi con le storie di chi ebbe la necessità e il desiderio di partire verso terre lontane. Ma ci sarà anche un Archivio storico interessante per la storia locale che permetterà di agevolare un tour anche virtuale all’interno del castello. Un budget importante, 300mila euro arrivati attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza, che ci consente di migliorare l’offerta culturale. Andremo rapidamente alla gara d’appalto: il progetto apre prospettive molto interessanti sotto il profilo turistico. Voglio ringraziare il consigliere delegato Antonio Ferrari Vivaldi che ha collaborato con me nel seguire l’iter di questo bando. Anche altri Comuni hanno partecipato ai bandi del Pnrr per le infrastrutture sociali, ma al momento solo due progetti di Mulazzo e Bagnone sono risultati idonei e finanziati".

Il castello di Lusuolo apparteneva in origine al feudo di Corrado l’Antico, Marchese di Mulazzo, ma le strutture più antiche attualmente visibili si possono far risalire a metà XIV secolo, quando divenne la sede marchionale di un feudo autonomo che aveva come primo marchese Azone Malaspina. I marchesi Malaspina di Lusuolo, in mezzo alle rivalità tra Firenze, Genova e Milano per il controllo della Lunigiana e delle sommosse dei sudditi, cedettero il feudo e la Signoria ai Granduchi di Toscana. Il Castello venne quindi ampliato per opera dei fiorentini all’inizio del ‘600. Il fortilizio domina un guado sul fiume Magra, attivo fino ai primi anni del ‘900, ed un tratto della valle dove le colline rendevano facile il controllo della Via Francigena.

Ora sotto passa anche il tracciato dell’Autocisa e il sindaco Novoa annuncia anche la novità che riguarda l’accordo con la società per aprire un varco sull’area di parcheggio sotto il castello che consenta ai pullman di turisti di sostare e trasbordare sulle navette comunali per visitare la struttura museale, la cui proprietà sta per essere trasferita dal Ministero dei Beni Culturali al Comune. "Abbiamo presentato lo scorso ottobre al segreteria del Ministero il piano di valorizzazione del castello per ultimare l’iter della pratica - aggiunge Novoa - Nel passato il Comune non avendo la proprietà del castello di Lusuolo non poteva spendere risorse o attivare progetti da finanziare. A breve arriveremo ad avere questa competenza e quindi si potranno creare opportunità per valorizzare ancora maggiormente la struttura sempre pensando alla sostenibilità economica delle iniziative".

Natalino Benacci