Ex Torre Fiat, via libera del Comune ai lavori: si parte a ottobre

Investimento da 5 milioni di euro

I dipendenti della Verve e Doriano Cranco mentre si incatenano

I dipendenti della Verve e Doriano Cranco mentre si incatenano

Massa, 21 marzo 2018 - Tutto bene quel che finisce bene. Si potrebbe sintetizzare così quanto accaduto ieri pomeriggio a Palazzo Civico. La solita, interminabile seduta del consiglio comunale ha visto in sala una quarantina di dipendenti della società Verve, proprietaria dell’ex Torre Fiat a Marina di Massa. Il loro obiettivo era ottenere il via libera politico del Comune ai lavori per ristrutturare internamente lo stabile, superando così il no dei tecnici di Palazzo Civico. Si erano portati da casa catene (per legarsi in aula) e cartelli di protesta. Intendiamoci. Dopo il voto dei consiglieri, Doriano Cranco, vicepresidente della Verve ha rivelato che l’intervento costerà 5 milioni e permetterà l’assunzione di personale stagionale, ma i lavori partiranno dopo settembre. Per quest’anno niente. Perchè i tempi della politica non sono quelli dell’economia.

Torniamo a ieri pomeriggio. In teoria i consiglieri erano quasi tutti d’accordo. Non a caso l’emendamento al regolamento urbanistico che permette i lavori alla fine è passato con 26 sì, 2 astenuti e nessun voto contrario. Ma come dicevamo, la politica ha i suoi tempi. Al consigliere Pd che ha presentato l’emendamento ha subito risposto, quasi stizzito, l’esponente Arancione che ha ricordato un precedente documento, firmato da diversi consiglieri, che andava nella stessa direzione. Poi un secondo consigliere Pd ha chiesto di vedere tutti i documenti per capire meglio e una terza esponente della maggioranza ha ricordato, elogiandola, la presenza in sala di Iacopo Fo. Per contestare questo modo di condurre il dibattito, Elena Fruzzetti (in questo momento unico consigliere senza partito) ha criticato il presidente del consiglio Domenico Ceccotti. Stanchi di attendere, alle 17 Cranco e i dipendenti Verve si sono incatenati facendo capire di essere pronti ad occupare l’aula. E così, alle 18,30 l’emendamento che attendevano è stato approvato. Dopo più di un consigliere è andato a dirgli «te l’avevo detto» e «hai visto, avevo ragione...». Ma chi voteranno, alle comunali, i dipendenti Verve?

Andrea Luparia