Torna l’acqua a macchia di leopardo Famiglie a secco: autobotti in azione

Disagi risolti a metà, ancora mille persone in attesa di ritornare alla normalità dopo il passaggio della tormenta. Tecnici al lavoro per riempire il serbatoio di San Carlo. Mappatura di Enel per definire una stima dei danni

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Cavi della corrente tranciati a macchia di leopardo un po’ ovunque, soprattutto a bassa tensione e sui versanti montani dove le piante abbattute si sono trascinate dietro tutto quello che hanno trovato e i fili ‘volanti’ sono le vittime preferite di un crollo a catena. Interruzioni di piccola entità ma sparse in così tanti punti che è impossibile intervenire in maniera simultanea per riparare tutto. Ancora oggi, a 48 ore di distanza, la mappa interattiva del sito di E-Distribuzione, la società del gruppo Enel mostra almeno una decina di guasti aperti da riparare lungo fra Massa e Carrara e altrettanti in Lunigiana. Una mappa da Risiko nella gestione di un’emergenza che sta lasciando ancora centinaia di famiglie senza luce e corrente.

Ma soprattutto per quasi 48 ore migliaia di persone sono rimaste senz’acqua perché la corrente servita da Enel serve ad alimentare le pompe di sollevamento dell’acquedotto gestito da Gaia. Pompe necessarie a rilanciare l’acqua dai serbatoi in particolare nelle frazioni montane. Generatori alternativi ce n’erano pochi e in alcuni casi è stato anche difficile installarli, soprattutto nella zona delle Capannelle a Massa che serve le frazioni di San Carlo, Pariana, Altagnana, zona Tombara, Tecchioni, Rocca, Volpigliano, Cappuccini. Oltre mille utenze. Ieri mattina alle 11.30 l’acqua è tornata a scorrere dai rubinetti dopo un’altra notte a singhiozzo, nonostante il generatore fosse installato nel pomeriggio di venerdì. A San Carlo è tornato a riempirsi il serbatoio e l’acqua esce ma resta l’autobotte in piazza in attesa che si stabilizzi la situazione.

Anche a Pariana il serbatoio sta ritornando alla normalità e l’acqua per ora manca a singhiozzo nella parte della località. Ad Altagnana si riempie lentamente il serbatoio quindi resta l’autobotte nel parcheggio. A Tombara l’acqua arriverà non appena si riempirà a sufficienza il serbatoio di San Carlo mentre dallo stesso serbatoio l’acqua sta arrivando regolarmente a Tecchioni, La Rocca, Volpigliano e Cappuccini. Restano comunque l’autobotte di Gaia alla Rocca e il serbatoio di accumulo in via D’Ancona. A Bargana il generatore c’è, ed è di Enel, ma l’acqua è mancata per la siccità e Gaia sta provvedendo a ricaricarlo. Mancava a ieri ancora invece l’acqua nella parte alta di Forno perché ancora senza fornitura elettrica di Enel. Sono a disposizione le fontane pubbliche alimentate nella parte bassa del paese in piazza Martiri della Libertà, via dei Campi presso il cimitero e via Pegollo.

Non se la passa di certo meglio anche la città del marmo. Su Carrara che Enel sta intervenendo con priorità per ripristinare la corrente all’impianto di pozzo Noceto che alimenta la frazione di Gragnana perché qui è impossibile installare un generatore alternativo. Non solo, la sorgente Gabellaccia è in carenza a causa della siccità e questo pozzo è essenziale. Resta un’autobotte nella piazza. Criticità risolte a Colonnata così come a Stadano di Aulla grazie a un generatore Enel e tutto è tornato nella normalità a Posterla di Fosdinovo e a Pontremoli. Il gestore è in contatto con la Protezione civile per eventuali ulteriori azioni di sostegno alla cittadinanza ed è attivo il numero verde emergenza e guasti 800234567.